Anche il Ciufer Corigliano-Rossano aderisce alla “Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili ed Imposte”

"Sarà una mobilitazione diffusa contro le opere più o meno "grandi", inutili, dannose e devastanti, imposte da lobby il cui scopo è il profitto a danno della salute pubblica, degli equilibri ambientali, della comunità. L'8 dicembre è anche la Giornata per la difesa del Pianeta. Sono molte le associazioni ed i movimenti coinvolti sul territorio che hanno condiviso l'appello "SI'-AMO LA TERRA!", per organizzare una campagna a carattere nazionale in coincidenza della Conferenza ONU COP 24 sul clima che si svolgerà a Katowice, in Polonia, dal 3 al 14 Dicembre. Gli eventi climatici estremi anche in queste settimane pongono in evidenza gli sconvolgimenti ambientali che caratterizzano il Pianeta con conseguenze drammatiche in termini di desertificazione, carestie, inquinamento, migrazioni di popoli.

L'8 Dicembre è anche la Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili ed Imposte, proposta fin dal 2010 dal Movimento No TAV. La mobilitazione sarà contemporanea con quella degli altri movimenti che si battono nelle diverse Regioni con piattaforme ed obiettivi analoghi, per chiedere una drastica modifica delle politiche di sviluppo. Si chiede un cambio di rotta rispetto al passato, per la salvaguardia ambientale, per la cooperazione e la solidarietà sociale. Si chiede il diritto all'acqua pubblica, una nuova strategia energetica, la messa a soluzione delle scorie nucleari, la bonifica e la messa in sicurezza del territorio, una conversione ecologica ed economica a fini sociali degli investimenti destinati oggi alle grandi opere inutili e dannose e alle spese militari.

L'8 Dicembre parteciperemo anche noi per far valere il diritto alla mobilità delle persone puntando sul TRASPORTO EQUO-SOSTENIBILE. Da anni le nostre associazioni si battono per rivendicare servizi di trasporto sostenibili. In luogo di costosi e inutili tunnel ferroviari per le merci, come in Val Susa, di autostrade devastanti e sotto-utilizzate come la pedemontana padana, di opere fallimentari come il MOSE di Venezia, del Terzo Megalotto della SS 106 mal progettato, chiediamo opere diffuse e realmente utili, misurate alle reali esigenze delle popolazioni e dei territori sia nella progettazione che negli impatti.

Da anni chiediamo un rilancio dei servizi di trasporto ferroviario, l'acquisto di nuovi treni, la salvaguardia dei binari e delle stazioni sulla rete ferroviaria, in particolare sulla linea ionica, la messa in sicurezza delle infrastrutture, politiche di integrazione e di valorizzazione, azioni di sostegno alla mobilità dei pendolari. Abbiamo avanzato numerose proposte senza trovare le risposte attese. In Calabria gli investimenti sono stati indirizzati sull'infrastruttura, a dispetto delle priorità da noi manifestate. Purtroppo i risultati si vedono in negativo: tempi di viaggio che si allungano, ritardi considerevoli, soppressione di corse, ricorso a bus sostitutivi di scarsa qualità, allagamenti dei binari, stazioni abbandonate e private di binari, di biglietterie, di servizi minimi. Gli enti di governo si limitano a passerelle di propaganda ed evitano il confronto, i tavoli tecnici, il coinvolgimento dei movimenti di cittadinanza attiva. NOI PROTESTIAMO CON VIGORE. E ci uniamo alla rete di movimenti che condividono le nostre lotte.

L'8 Dicembre. APPELLO. C'è chi cerca di nascondere le proprie responsabilità sul saccheggio e la devastazione dei territori, su politiche che hanno lasciato l'ambiente senza tutela, sullo sperpero di risorse pubbliche a favore di lobby e grandi opere inutili, togliendo risorse a sanità, emergenza abitativa, servizi di trasporto pubblico, welfare, scuola, ricerca e lavoro. Mentre in Italia si continua a morire per il maltempo, per strade e ponti che cadono giù come grissini, e intere aree del paese vengono messe in ginocchio, c'è ancora chi nega le vere priorità. Non bisogna farsi ingannare, bisogna documentarsi, organizzarsi e lottare per un MODELLO DI SVILUPPO EQUO-SOSTENIBILE. Facciamolo insieme: Passa parola". Lo afferma in una nota Euristeo Ceraolo
delegato Ciufer.

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