De Rose (Rende cambia Rende). “Bene pulizia degli argini dei torrenti, ma la baracca a ridosso del Torrente Surdo perché non è stata rimossa?”

"Nei giorni scorsi a Rende si è proceduto ad una certa pulizia degli argini di alcuni torrenti e del Surdo in particolare. Che un intervento di pulitura dei torrenti sia periodicamente opportuno è innegabile, noi stessi avevamo sollecitato già lo scorso anno l'amministrazione a provvedere, considerato che il Surdo, ma anche l'Emoli, risultavano in alcuni tratti letteralmente invasi di piante e sterpaglie con evidente pericolo in caso di piena.
La vegetazione che si sviluppa a ridosso dei torrenti può infatti contribuire a determinare la formazione di ostacoli che impedendo il regolare fluire delle acque, in particolar modo in caso di forti precipitazioni e di aumento improvviso della portata dei fiumi, può costituire un pericolo serio per la sicurezza delle aree limitrofe.

Non c'è bisogno di richiamare il ripetersi ormai frequente nel nostro paese di fatti tragici che spesso seguono eventi metereologici neppure di portata straordinaria. Può bastare qualche pioggia insistente a determinare situazioni di pericolo e può accadere ovunque.
Non sappiamo se questi lavori di pulitura degli argini siano stati già completati, né abbiamo competenze specifiche per giudicarne la corretta esecuzione, ma che al momento si sia provveduto solo in alcuni tratti più "visibili" e non anche in altri pare evidente.
Nel sollecitare allora l'effettuazione di una verifica dello stato dei torrenti Surdo ed Emoli in particolare, e magari intervenire a metterne in sicurezza l'intero loro corso, non possiamo trascurare di domandarci ciò che molti cittadini percorrendo Via Mattia Preti si sono domandati in questi giorni. La pulitura degli argini del Torrente Surdo nel tratto che costeggia Via Mattia Preti ha, infatti, reso visibile a tutti la presenza di una "baracca" che in assenza dei rovi che la circondavano fa bella mostra di sé a ridosso del fiume.
In molti si chiedono come mai non sia stata rimossa? Chi usa quel rifugio? E se anche qualcuno lo usasse,u si è provveduto ad allontanarlo magari collocandosi in un luogo più degno e soprattutto sicuro?
Il fatto stesso che quella baracca esista a due passi dal centro cittadino e dal parco fluviale fa riflettere.
In ogni caso sorprende e sono molti che non riescono a spiegarsi come mai sia rimasta esattamente lì dov'era (prima nascosta dalla vegetazione), a pochi metri dal letto del fiume, nonostante la pulitura degli argini proprio in quel tratto.
Attendiamo dunque rassicurazioni sulla messa in sicurezza dell'intero corso dei torrenti che attraversano Rende e non solo di alcune loro parti, ma ci piacerebbe anche avere assicurazioni nel senso che nessuno viva davvero in quella baracca a pochi metri dal fiume". Lo afferma attraverso una nota Massimiliano De Rose di "Rende cambia Rende".

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