Statale 106, Antoniotti: "La democrazia non accetta ripensamenti"

"Terzo Megalotto Sibari-Roseto, i cantieri devono essere aperti subito per consentire l'avvio dei lavori per la realizzazione di un'opera essenziale alla sopravvivenza della Sibaritide. A chi si è accorto solo ora che in democrazia esistono regole, confronto, obiezioni e diritti consiglio di andare a scuola di recupero e mettersi a passo con i tempi. La conoscenza, è vero, è un diritto e un dovere. Ma non si può frenare l'ambizione di un territorio che da decenni chiede riscatto ed opportunità di sviluppo solo perché un drappello di parlamentari, che fino all'altro ieri non sapeva nulla delle esigenze di quest'area della Calabria, ha deciso di vederci chiaro. Ma vedere chiaro su cosa? Su un'opera che è utile a tutti tranne che a qualcuno che ha interessi personali da difendere?"

È quanto dichiara Giuseppe Antoniotti, già sindaco di Rossano e allora presidente del Tavolo tecnico permanente sulla Statale 106, avviato con la proficua collaborazione dell'associazione Basta Vittime sulla SS106, esortando le istituzioni locali ad un'azione di pressione sul Governo affinché avvii subito la cantierizzazione dell'opera.

--banner--

"È stato un errore grave dell'ultima Amministrazione Mascaro – esordisce Antoniotti – sciogliere il Tavolo tecnico permanente sulla Statale 106 perché oggi avrebbe rappresentato una sentinella democratica sull'evolversi del programma di ammodernamento della più importante via di comunicazione che attraversa il territorio. Probabilmente un organismo istituzionale avrebbe evitato anche le inutili polemiche, sorte negli ultimi mesi, sull'utilità dei lavori del terzo Megalotto.

L'avvio della nuova Statale 106 – aggiunge - è un'esigenza improrogabile e, a mio avvio, non rivedibile, per tre ordini di motivi. Il primo, con la realizzazione della nuova Sibari-Roseto si velocizza il trasporto da e verso la Sibaritide, con un auspicabile incremento dell'economica turistica e agroalimentare. Il secondo, l'inizio dei lavori potrebbe innescare un processo rivoluzionario per nuovi investimenti pubblici sul territorio dell'alto Jonio calabrese che potrebbe essere foriero per la realizzazione di nuove opere ed il potenziamento di quelle esistenti; si pensi su tutte al nuovo aeroporto e porto di Corigliano-Rossano, delle quali la SS106 potrebbe essere a servizio. Il terzo, non meno importante, è che l'ammodernamento ed il raddoppio della SIbari-Roseto creerebbe le condizioni per la realizzazione dei megalotti 8 e 9 (Sibari-Crotone) o comunque per la realizzazione di una ramificazione a quattro corsie da Sibari verso i due centri urbani di Corigliano-Rossano.

Dunque – chiosa l'ex Sindaco di Rossano oggi esponente del movimento civico "Corigliano-Rossano Prima di Tutto" - si tratta di un'occasione epocale che non si può discutere tantomeno si può mettere in stand-by. Capiamo le posizioni assunte dai parlamentari locali del Movimento 5 Stelle e dal deputato cosentino Nicola Morra, tese evidentemente a tutelare gli interessi di qualche proprietario terriero, che stonano, però, con le posizioni delle Istituzioni locali, della popolazione e del resto della deputazione pentastellata calabrese, favorevole all'ammodernamento immediato della Statale 106. La democrazia ha deciso e non ora che questa strada deve essere realizzata, per come progettata e finanziata. Il tempo delle obiezioni, che pure ci sono state e hanno avuto il loro peso, – conclude Antoniotti - è finito. Ora bisogna solo aprire i cantieri. E farlo subito".