Migranti. Corbelli (Diritti Civili): "Far approdare al porto di Corigliano la nave Aquarius"

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, delegato sino allo scorso anno dei diritti umani della Regione Calabria e promotore, dopo una lunga battaglia iniziata quasi 5 anni fa , dopo la strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, della grande opera umanitaria, il Cimitero internazionale dei Migranti, i cui lavori stanno per iniziare, in questo mese, a Tarsia, nel cosentino, chiede che "la nave Aquarius, di Sos Mediterranee e Msf, con 141 migranti a bordo, da tre giorni in mare, con molti dei migranti estremamente deboli e malnutriti, in precarie condizioni di salute che rischiano di mettere a repentaglio la vita degli stessi, faccia rotta verso il porto di Corigliano, in Calabria, dove sono pronti ad accogliere questo carico di disperati". Corbelli informa che "è già pronta, in un comune del Tirreno cosentino, anche una dignitosa e accogliente struttura per accogliere i bambini e le loro mamme".

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Il leader di Diritti Civili afferma che "non possono essere dei ministri, apertamente schierati contro i poveri migranti, a chiudere i porti e impedire lo sbarco di questo carico di disperati, non essendoci oggi in Italia alcuna emergenza sbarchi. E' infatti falso e strumentale sostenere il contrario, visto che non c'è paragone con quanto invece avvenne un anno fa quando, tra fine giugno e metà luglio, sbarcarono oltre 20mila migranti, di cui più di 12mila in sole 48 ore, tanto da costringere il Ministro degli Interni, Minniti, in volo verso gli Usa, che parlò di rischio per la tenuta democratica del Paese, a invertire la rotta dell'aereo e far ritorno precipitosamente a Roma! La vera emergenza sono le tragedie che purtroppo continuano ininterrottamente nel Mediterraneo, con numerosi nuovi morti, tra cui purtroppo anche tanti innocenti bambini, come anche in questi ultimi giorni"! Lo stesso Corbelli ricorda sempre che "a Corigliano, proprio in occasione dell'emergenza sbarchi di un anno fa, sono riusciti ad accogliere, utilizzando anche il palazzetto dello sport, due navi, in quindici giorni, con oltre 2400 migranti, di cui più di 400 minori non accompagnati, tra i quali il piccolo Cisse, il bambino ivoriano, di soli 5 anni, che aveva viaggiato da solo, dopo l'arresto della mamma in Libia, ad opera degli scafisti, e che lo stesso Corbelli, in collaborazione con altre istituzioni, è poi riuscito a ridare ai suoi genitori, rintracciati, in Francia(il padre), e in una prigione libica(la madre). "Un Paese civile e accogliente come l'Italia ha il dovere di intervenire! Non si può negare, come invece si sta continuando a fare, l'approdo ad una nave di poveri migranti. Non si può non salvare chi rischia di morire. Al di là delle leggi e del diritto internazionale, per un fatto di civiltà e umanità. A Corigliano siamo pronti ad accogliere quella nave e il suo carico di umanità, povera e sofferente. Non può certo essere Salvini(avallato dal suo collega 5 Stelle, Toninelli), mentre è in vacanza con la sua compagna, a impedire, con un tweet, questo doveroso gesto di accoglienza e umanità", conclude Corbelli.