Minacce al figlio di Pompeo Panaro

pompeo panaro-510x371Paolo Panaro, figlio di Pompeo, commerciante e consigliere della Democrazia cristiana di Paola (Cosenza) ucciso nel 1982, "da anni, da quando cioè ha iniziato a lottare per ottenere verità e giustizia per la morte del padre, subisce intimidazioni e minacce; tutti episodi verificatisi in sconcertante sincronia con i momenti chiave delle indagini o con le tante denunce pubbliche lanciate da Paolo: danneggiamenti alla sua auto, uccisione dei suoi cani, da ultimo una volpe impiccata a fianco della sua macchina". E' quanto afferma la segreteria di Libera Calabria. "Il 28 luglio del 1982 - ricorda Libera - Panaro scompare improvvisamente. Già pochissimo tempo un collaboratore di giustizia rivelò che Panaro fu ucciso. Poco dopo, nel 1983, vengono addirittura trovati e identificati i resti, eppure per anni l'episodio fu assurdamente classificato come lupara bianca Il Tribunale di Paola nel 1994 dichiara la 'morte presunta' del povero Pompeo. La famiglia, ed in particolare il figlio Paolo, inizia già dal 2011 ad indagare sulla vicenda, e con un certosino ed instancabile lavoro di ricerca, per nulla facile, anzi colmo di ostacoli a volte insormontabili, riesce a ricostruire una storia a dir poco sconcertante, che mette alla luce ritardi, omissioni, depistaggi, che fanno temere qualcosa di più che semplice negligenza e superficialità. Sembra quasi che qualcuno voglia che questa tragedia sia derubricata e dimenticata".

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"Libera - è scritto in una nota - nell'esprimere vicinanza alla famiglia Panaro ed a Paolo, rivolgono un accorato appello a tutte le parti interessate, alle Istituzioni, ma non solo, anche ai cittadini, alla società civile, per un sostegno concreto alla richiesta di verità e giustizia per questa morte cosi brutale e sconcertante. Libera, esprimendo altresì viva preoccupazione per questi segnali inquietanti denunciati da Paolo Panaro, vuole al contempo confermare sostegno all'interessato, con l'impegno che la nostra Associazione continuerà a seguire la vicenda e con altre manifestazioni successive, ricordare la vittima Pompeo, così come dovuto. Restituire dignità a quella morte e continuare a tenere viva la memoria di Pompeo Panaro come impegno concreto sul territorio Paolano e non solo, per riaffermare con chiarezza che nessuna intimidazione o minaccia potrà scalfire l'impegno per continuare nella richiesta di verità per quella morte e nessuna minaccia potrà far venire meno la nostra vicinanza ed il nostro concreto sostegno alla famiglia Panaro ed in particolare a Paolo, che continuerà con il nostro sostegno ed aiuto, a chiedere che sulla morte del padre si faccia finalmente giustizia".