A Castrovillari gli alunni protagonisti del progetto “Ciak …. Un processo simulato per evitare un vero processo”

Una nuova importante iniziativa ha coinvolto gli alunni delle seconde classi della Scuola Secondaria di 1° grado Castrovillari, rendendoli protagonisti di tutte le fasi del progetto "Ciak .... Un processo simulato per evitare un vero processo".
Si tratta di un percorso di educazione e sensibilizzazione alla legalità ideato e organizzato dal Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale, promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà e finanziato, tra gli altri, dalla Regione Calabria, la Fondazione Carical, l'Associazione Nazionale Magistrati, il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria ed il Co.re.com Calabria.
GI studenti hanno affrontato uno degli argomenti più discussi in questi ultimi giorni e, per tale motivo, più che mai attuale: "il bullismo" nelle scuole.
Tale progetto ormai in via di realizzazione definitiva, negli ultimi mesi, ha visto impegnati gli studenti in veste di attori portando in scena, in questo caso in un'aula di Tribunale, la simulazione di un processo avente come imputati ragazzi che si sono resi colpevoli di un tale atroce e crudele crimine.

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La partecipazione emotiva dei novelli attori è stata più che mai sentita e gli studenti hanno dato il meglio di loro nell'affrontare un argomento avvertito come una minaccia reale e non solo frutto di notizie di cronaca.
Nella mattinata di sabato 19 maggio, il copione del progetto "Ciak" è stato messo in scena in un'ambientazione quanto mai reale e naturale quale il Palazzo di Giustizia di Castrovillari, dove si sono avvicendati gli alunni nelle vesti di Giudici togati, giudici onorari, avvocati, vittime, imputati e testimoni.
La storia verte su un racconto, di vita reale, dove il padre della vittima, con la sua denuncia, porta sul tavolo degli imputati quattro ragazzi resisi responsabili di atti di bullismo nei confronti della figlia adolescente.
Tale rappresentazione a tinte forti e dai contorni quanto mai dolorosi, ha il compito di risvegliare le coscienze di una società, ceca e sorda, che per anni ha sottovalutato un problema che negli ultimi tempi si è presentato in tutta la sua grande dimensione e drammaticità.
E' doveroso sottolineare che tale importantissima iniziativa non poteva che essere frutto di un animo sensibile appartenente a persone quanto mai attente alle realtà dei giovani ed alle problematiche di una società difficile e controversa come quella dei nostri tempi.
Alla simulazione del processo degli alunni hanno partecipato il Presidente del Tribunale per i Minorenni, Dr. Luciano Trovato, Dottoressa Grimaldi Giudice Penale del tribunale di Castrovillari,il Sindaco della Città Avv. Mimmo Lo Polito, l'Avv. Francesca Marica e il Dr. Raffaele Crescenzo che nelle fasi precedenti del progetto hanno formato i ragazzi e gli avv.ti della Camera Minorile di Cosenza, Avv. Anna Filice, Avv. Anna Rita De Franco, Avv. Gabriella Cavallo e Avv. Rosa Maria Romano.
La partecipazione dei ragazzi al progetto è stata possibile grazie al Dirigente Scolastico prof. Gianmarco D'ambrosio, il quale ha sostenuto fortemente il progetto – aderendo all'iniziativa sin dalla prima fase – confermando l'idea che "Ciak" sia canale di un efficace incontro tra il mondo della giustizia minorile e quello della scuola, nella consapevolezza che solo rendendo autentiche le esperienze vissute dai discenti si possa costruire apprendimento significativo per la vita.
Fondamentale per gli alunni e per la loro consapevole e fattiva preparazione è stato il lavoro della prof.ssa Anna De Gaio, referente del Progetto coadiuvata dalle prof.sse Potestio, De Rose, Lo Duca, Montone, La Falce, Fatalò e il Prof.re Ramundo.
L'esperienza vissuta in maniera cosciente e consapevole risulta, quindi, fondamentale nel percorso di crescita e di educazione non solo degli Alunni delle scuole interessate ma anche di tutta l'intera comunità Castrovillarese.