Il 21 maggio a Rende la proiezione dello spettacolo “Nati in casa” di Giuliana Musso

In occasione della settimana mondiale del Parto Rispettato (14-20 maggio 2018) le associazioni "Infanzia e Adolescenza G.Rodari", "Dall' Ostetrica" e "Acquamarina" continuano la loro campagna di sensibilizzazione per ricordare «che tutte le donne hanno diritto a un parto rispettato e tutti i neonati a una nascita rispettata, senza dover essere separati dalla madre nelle prime fondamentali ore della loro vita, a meno di motivate e non routinarie eventualità».

Lunedì 21 maggio a Rende, al Cinema Garden alle ore 18.00, si terrà la proiezione dello spettacolo "Nati in casa" scritto e interpretato dall'intensa e brillante Giuliana Musso con il regista Massimo Somaglino. Il monologo che conta già oltre 300 repliche, è una riflessione sulla maternità, sull'atto – anche pratico – di mettere alla luce la vita, tra passato e presente. Ma è anche uno spettacolo di denuncia contro l'ipermedicalizzazione degli ospedali e le manovre mediche non consentite o abusate, dove viene meno la libera scelta della donna di vivere il parto in modo naturale.

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"La nascita è una normale funzione del nostro corpo, non una malattia". Nati in casa racconta la storia di una donna che fu levatrice in un paese di provincia rurale del nord-est italiano. Una narrazione intima, fatta di aneddoti, di storie e testimonianze raccolte dall'artista che si pone al confine tra poesia e giornalismo d'inchiesta non risparmiando critiche alle moderne pratiche ospedaliere relative alla nascita.

Lo spettacolo che verrà proiettato a Rende lunedì 21 maggio, è stato fortemente voluto dalle associazioni attive sul territorio regionale convinte che «tutte le donne, al di là del luogo scelto per il proprio parto – afferma Monica Zinno, presidente dell'associazione Infanzia e Adolescenza "G.Rodari" - hanno diritto a un'esperienza positiva, al rispetto dei propri bisogni, della propria persona e del proprio bambino. Continuiamo nel nostro impegno a portare avanti la proposta di legge regionale n.240/10^ "il diritto della donna di partorire nel luogo che ritiene più sicuro" e a incoraggiare un cambiamento negli ospedali verso modalità di assistenza più rispettose dell'evento nascita». Un problema che è stato affrontato anche attraverso un'indagine conoscitiva sul percorso nascita, iniziata nel 2015 e realizzata dal collegio delle ostetriche di Cosenza e Reggio Calabria e dall'associazione Infanzia e Adolescenza G.Rodari a cui hanno partecipato 962 donne, che ha portato alla realizzazione del video "Storie di parto: in Calabria le donne raccontano la nascita". Un video che sta facendo il giro del mondo visto che la Calabria, con l'associazione Infanzia e Adolescenza G.Rodari", è l'unica regione del Mezzogiorno a partecipare alla campagna di sensibilizzazione rivolta a un milione di donne e ragazze di tutto il mondo per sapere cosa vogliono per la loro salute materna e riproduttiva. Anche le testimonianze delle donne calabresi sono state inserite nel sondaggio globale What Women Want.