Il MeetUp-Bisignano presenta il “Question Time” del Cittadino

Al fine di promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, migliorando il buon andamento, l'imparzialità e la trasparenza dell'amministrazione locale, il MeetUp Bisignano - Cittadini in Movimento ha proposto, come è stato fatto in altri Comuni, l'istituzione del "Question Time" del Cittadino. "Questo strumento – si legge in una nota – se adottato dal Consiglio Comunale, consentirà ai Cittadini di esporre pubblicamente domande (interrogazioni) al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale e al Presidente del Consiglio, su questioni di interesse generale che riguardano il nostro territorio, ed ottenere delle immediate risposte che saranno pubblicate e rese accessibili a tutti. L' iniziativa del MeetUp mira a porre il cittadino al centro della vita politica ed istituzionale del nostro Comune, favorendo la sua partecipazione e il suo interessamento alla gestione della cosa pubblica. Nelle ultime settimane abbiamo assistito alla mobilitazione di diversi gruppi di concittadini che stanno conducendo delle giuste battaglie: comitati spontanei e cittadini hanno protestato per i disagi della chiusura del ponte sulla Strada Provinciale 239, per i tratti sulla SS660 dove si sono verificati incidenti a causa del manto stradale, per il mancato pagamento di stipendi a fronte della fornitura di servizi al Comune.

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All'ultimo Consiglio comunale abbiamo inoltre assistito a critiche verso modi discutibili di assegnare incarichi e gestire servizi comunali che sembrano rispondere più a logiche amicali e parentali che all'esigenza di cambiamento che buona parte della nostra Comunità stenta a intravedere. Dall'adozione o meno del presente Regolamento si comprenderà se i proclami di cambiamento, trasparenza e partecipazione, ciclicamente sbandierati nel Consiglio Comunale, sono solo vuote dichiarazioni di intenti o se vengono seguiti dai fatti. Chi vive nella nostra città, con il "Question Time" avrà un ulteriore strumento per dare voce alle istanze che riguardano il territorio e far sentire il fiato sul collo a chi amministra il bene comune. La partecipazione dal basso, all'attività politica ed amministrativa anche fuori delle istituzioni, è possibile e nessuno deve esserne escluso".