Centri Sprar, alla Provincia di Cosenza la firma dei contratti con i migranti

Politica dell'accoglienza e idee chiare su come integrare i tanti migranti. Questa mattina, nella sede della Provincia, il Presidente Franco Iacucci ha firmato i contratti di accoglienza per i richiedenti asilo. La Provincia di Cosenza è una delle diciotto, in Italia, a gestire tale importante servizio.
Un chiaro segnale di quanto e di come si ritiene fondamentale, non solo per i diritti dell'uomo, la questione. Da qui l'annuncio del Presidente Iacucci: «Nei prossimi giorni, al via un Tavolo di coordinamento tra il nostro Ente e il soggetto attuatore, così da avere un quadro cognitivo preciso e sempre puntuale sul rispetto dello stesso contratto, mantenendo alta l'attenzione su ognuno di loro. I quarantasette richiedenti asilo devono sentirsi a casa loro e noi stiamo lavorando affinché questo avvenga».

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In effetti la Provincia di Cosenza già dal 2008 ha dato avvio al processo di integrazione, affidando la gestione all'Associazione no profit "La Kasbah" che opera sul territorio calabrese con l'intento di favorire l'interazione interculturale volta al rispetto delle culture diverse e di contrastare ogni forma di discriminazione, di intolleranza e di esclusione sociale. Ovvero i nostri stessi intenti ed obiettivi.
In particolare, con i quarantasette richiedenti asilo, insieme all'Associazione e con la firma dei contratti di oggi, la Provincia offrirà loro supporto per la tutela dei propri diritti, soprattutto in campo lavorativo, familiare, sanitario e nelle pratiche di regolarizzazione e riconoscimento del diritto di asilo; ma anche sostegno, accoglienza e tutela dei diritti dei migranti, di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria.
In questi anni – ha avuto modo di dire Iacucci - abbiamo attivato iniziative a carattere culturale riguardanti determinati disagi sociali, derivanti da particolari situazioni di svantaggio e abbiamo intrapreso servizi educativi e di inserimento lavorativo. Ci crediamo molto in questo progetto e nella politica in aiuto dei più deboli, come nel caso specifico di chi viene in Italia senza lavoro. Non a caso, parallelamente alla firma dei contratti, in Prefettura vi è stato il Consiglio territoriale sull'immigrazione, a cui ha partecipato il consigliere delegato Vincenzo Tamburi, avviando il cosiddetto dialogo interreligioso nell'attuazione del Patto nazionale per l'islam italiano.