Giornata contro la Violenza sulle donne: l'Assessore Spadafora ha incontrato le scuole a Palazzo dei Bruzi. “Spieghiamo il vero senso della parità, accompagnando la nostra meglio gioventù in un futuro di belle relazioni”

"La battaglia contro la violenza sulle donne può essere affrontata sul serio solo partendo dalla cultura, dalla formazione, dall'esempio". Ne è perfettamente consapevole l'Assessore alla scuola e alle pari opportunità Matilde Spadafora Lanzino che, anticipando la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra domani, sabato 25 novembre, ha voluto chiamare a raccolta, questa mattina, a Palazzo dei Bruzi, gli istituti comprensivi della città e le loro dirigenti per un momento di riflessione che possa trovare opportuna e feconda diffusione anche nelle aule scolastiche, a beneficio dei ragazzi e delle ragazze che spesso non hanno piena coscienza di quanti e quali siano i mille modi in cui possa declinarsi la violenza di genere. Per trovare una chiave d'accesso utile a lanciare il messaggio, l'Assessore Spadafora ha ben pensato di donare alle dirigenti scolastiche degli istituti comprensivi della città, perché ne organizzino la proiezione nelle rispettive scuole, una copia del cortometraggio "Le chiamavano farfalle", realizzato qualche anno fa dalla Fondazione "Roberta Lanzino", nell'ambito della sua ormai storica attività di animazione e formazione nelle scuole della Calabria. Il corto, peraltro scritto, sceneggiato e diretto dalla stessa Matilde Spadafora, si ispira al romanzo di Julia Alvarez, "Il tempo delle farfalle", che racconta la storia delle sorelle Mirabal (Minerva, Patria e Maria Teresa), ricordate in tutta l'America Latina con il nome di battaglia "las mariposas", le farfalle appunto. Le Mirabal pagarono con la vita (furono assassinate nel 1960, proprio il 25 novembre) il coraggio di essersi opposte, con tutte le loro forze, al regime del dittatore Rafael Trujillo, lottando per la liberazione della Repubblica Dominicana. Il loro sacrificio continua ad essere ricordato in celebrazioni, interviste e commemorazioni dalla sorella superstite, Dedè Mirabal, che si è assunta, dalla scomparsa delle congiunte, il compito di badare ai sei figli che hanno lasciato. L'emblematica storia delle sorelle Mirabal, raccontata nel corto donato alle scuole, è stata ricordata dall'Assessore Spadafora nell'incontro di questa mattina e simbolicamente una copia del video è stata consegnata anche a due alunni della scuola media "Giambattista Vico" di Cosenza. "Spero che la proiezione di questo lavoro – ha aggiunto Matile Spadafora Lanzino – sia accompagnata, all'interno della scuola, da un percorso che tenga fede al proposito di far sì che la parità, tra uomini e donne, non rimanga un semplice enunciato, ma si realizzi nei fatti. Oggi la violenza – ha aggiunto l'Assessore – nasce ancora da una cultura antica che è connaturata al nostro DNA e che, invece, dobbiamo contribuire ad estirpare. Abbiamo il compito di far capire ai ragazzi e alle ragazze che la violenza contro le donne si declina in mille modi. Alimentando, senza spaventarli, i sogni dei ragazzi che ci vengono affidati nelle istituzioni educative dobbiamo far capire loro il senso profondo della parità, non quello che si sbandiera e poi non c'è. E' facile parlare di parità, ma c'è ancora molto da lavorare. Per questo è necessario accompagnare la nostra meglio gioventù in un futuro fatto di belle relazioni".

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