Unical, Curcio Terremoto (SU): "Bagarre politica danneggia solo gli studenti"

Nel recente mercoledì 15 novembre si è riunita la seconda commissione della Regione Calabria, la stessa che si preoccupa di trattare la questione di bilancio. Fulcro della discussione, nonché primo ordine del giorno: la questione universitaria del diritto allo studio. Il rappresentante degli studenti al CUS (Comitato Sportivo Universitario) e presidente dell'associazione Sviluppo universitario, Giulio Curcio Terremoto, nella giornata di oggi si è sentito in dovere di esporre il suo parere in quanto rappresentante premuroso. "La figura dell'idoneo non beneficiario è deviante e disagevole, afferma Curcio Terremoto, ogni giorno mi ritrovo a trattare con una miriade di studenti che non riesce a farsene una ragione. Il presidente dell'associazione studentesca, esprime il suo grande rammarico nei confronti di questa figura e spera nella sua definitiva e irreversibile eliminazione. Teniamo presente che la nostra è una Università pregiata che accoglie migliaia di studenti che ogni anno decidono di riporre in questo ateneo la loro fiducia e, soprattutto, si affidano nelle mani dello stesso per la loro preparazione per creare terreno fertile al loro futuro. "Trovo dissonante la diffidenza che è sorta, in seguito all'assemblea, tra i senatori accademici della lista Rinnovamento è futuro" aggiunge Curcio Terremoto, assicurando di mettere le sue forze a disposizione dell'Università e degli organi amministrativi, per trovare la soluzione migliore a questo problema. E' da apprezzare la proposta, accolta favorevolmente in Consiglio Regionale, per l'aumento dei fondi e l'eliminazione della figura dell'idoneo non beneficiario. Molto meno ammirevole è il contrasto sorto in seno alla, già citata, coalizione Rinnovamento è Futuro (RèF) per quanto riguarda il modo di agire. Questa azione è una delle poche che la Regione Calabria ha effettuato per il diritto allo studio, negli ultimi anni. Nonostante il piccolo aumento di fondi, di quest'anno accademico, il nostro obiettivo è quello di eliminare del tutto questa figura. Adesso è il momento di fare e di fare bene, questo passo è il primo che ci regala la speranza di arrivare ad una conclusione definitiva e positiva. Bisogna evitare di sbandierare partiti politici o rancori, peggio ancora se questi episodi si verificano all'interno della stessa coalizione. "Speriamo che i passi avanti, fatti ieri in consiglio regionale, non si fermino e non diventino un nulla di fatto" conclude Curcio Terremoto. Il diritto allo studio ci appartiene e dobbiamo fare in modo di tutelarlo, con tutte le nostre forze e con le competenze che, per fortuna, non mancano nella nostra Università.

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