“Malvito- Bene Comune”: “Assunzioni ‘abusive’? Si conclude una ‘storiaccia’ lunga 25 anni”

"Ci sono voluti venticinque lunghissimi anni (1992 – 2017), perché si concludesse la brutta storia sulle assunzioni abusive effettuate dall'allora sindaco di Malvito (centro del Cosentino), Fulvio Callisto che, improvvisandosi collocatore, aveva elargito posti di lavoro per creare consensi intorno alla sua persona di giovane politico rampante. Gli anni hanno rivelato, invece, che si trattava, nei modi e nella tempra, non uno spirito giovane, bensì il più vecchio e litigioso Sindaco che il Comune di Malvito abbia mai conosciuto, il più irrispettoso, ancora oggi, verso quanti non ci sono più e sui quali cerca di far ricadere le colpe delle sue (SUE) sciagurate azioni amministrative. Vediamo cos'è successo.

1) 1989-1991, il Sindaco Callisto assume per chiamata diretta dei lavoratori (non c'interessa sapere tempo e mansioni). 11.06.1992, l'Ispettorato del lavoro accerta da parte del Callisto la violazione degli Artt. 11, 13, 18 e 21 della Legge 264/1946 e irroga una sanzione pecuniaria di £.15.100.000.

2) 1993, viene emessa, nei confronti del Callisto, l'Ordinanza d'ingiunzione N. 198/1993. Callisto non paga e, come Comune, presenta opposizione.

3) 26.02.1998, il Pretore, con opportuna sentenza, rigetta l'opposizione e al Callisto viene notificata la cartella esattoriale N.7631255, per un importo di £.16.999.916, con successivo avviso di mora per il pagamento della somma complessiva di £. 18.495.037.

4) 31.03.1998, capito che non c'era trippa per gatti, Callisto paga il dovuto (facendo una colletta tra gli amici).

5) 01.06.1998, Callisto chiede al Comune il rimborso della somma di £.18.575.037 (£. 80.000 in più, per il gelato?).

6) 05.08.2006, con Determina N. 76, non presente agli atti del Comune, si autorizza l'Ente a rimborsare al Callisto quanto da lui richiesto.

7) 22.08.2006, con mandato di pagamento N. 514/2006, il Comune di Malvito rimborsava al Sindaco Callisto la somma di €9.551,00 che, non abbiamo motivo di dubitare, avrà interamente restituito ai suoi generosi amici della colletta.

8) 22.12.2014, il Sindaco in carica, ritenendo che l'operazione di rimborso, fosse viziata da illegittimità, con raccomandata, di cui al Prot. N. 3049, chiedeva all'ex Sindaco Callisto, la restituzione di quanto indebitamente percepito.

9) 18.01.2016, delibera di Giunta N.2 ad agire per il recupero delle somme indebitamente percepite da Fulvio Callisto. 10) 11.07.2017, Sentenza di condanna, nei confronti del Callisto, quella che oggi stiamo commentando, depositata in Cancelleria in data 12.07.2017, dove si chiede la restituzione del maltolto più le spese legali.

--banner--

E non ci sono, a Malvito, questa volta, le Iene; i giustizialisti del web; i politici d'assalto o gli articoli di giornale che gridano: Finalmente, Giustizia è fatta! E peccato che non ci sia più nemmeno il Difensore Civico, altrimenti, considerata la gravità della questione, sarebbe stato lui a fare al nostro "illustre" concittadino un mazzo quanto una sporta! E ci ricordiamo delle volte che Callisto ha chiesto al Prefetto lo scioglimento di quest'amministrazione comunale, senza che mai nessuno di noi abbia intascato un solo euro non dovuto; ci ricordiamo del dileggio e delle offese pubbliche; ci ricordiamo delle decine di volte che ha affidato il pesante fardello dell'odio alla sua lingua, serva delle sue pulsioni maligne e di pensieri striscianti, orfani di ali che elevano l'uomo sopra e oltre le miserie umane. Ci ricordiamo e sappiamo, per essergli anche stati a fianco, chi è Callisto e come si muove. Ci ricordiamo di tutta la sua storia politica, meteora nefasta per il destino della nostra piccola comunità. Ci ricordiamo, ma non vogliamo gioire per questo suo ennesimo inciampo. Non possiamo gioire, per non essere come lui, perché abbiamo deciso di allontanare da noi la misera legge dell'odio, e del più facile "me ne frego!". Ma saremmo ciechi e indolenti se non condannassimo, con tutte le nostre forze, l'ennesimo atto di sciacallaggio perpetrato alla memoria di una persona limpida, ancora amata dalla nostra piccola comunità. Dal blog di Callisto, www.fulviocallisto.it, leggiamo: "Il Pretore confermò l'ordinanza d'ingiunzione e pertanto [...] avrebbe dovuto trovare normale liquidazione da parte dell'Amministrazione Miceli (eletta nel 1995). Invece l'Amministrazione Miceli, trattenendo la cartella [...] non intese pagarla[...]. Quanta miseria umana in queste parole, ancora adesso! Come fa il Callisto, a scrivere queste cose, se quella Cartella era sua? Poteva, il compianto Sindaco Miceli, il caro Vittorio, pagare per le porcherie e gli abusi fatti da Callisto? E perché ha deciso di pagare, grazie a una colletta, se spettava al Comune? Ci ricordiamo, invece, noi, delle cose belle di quel Sindaco, cose per le quali la Comunità è ancora grata. Una per tutte: il Progetto dei lavoratori LSU e LPU, non per chiamata diretta da parte del Sindaco scavalcando l'Ufficio di collocamento; non per 10 o 20 giorni; non per somme urgenze inesistenti, bensì per un Progetto di lungo respiro, grazie al quale tantissimi Malvitani potranno godere della pensione. Davvero una grande vigliaccata, una caduta di stile senza pari, addossare la colpa di quel mancato pagamento ad altri che, oggi, non possono, purtroppo, ribattere le farneticanti esternazioni di un anonimo blogger. Per tutto questo e per le disgraziate parole "moleste" non possiamo che provare disgusto, profondo disgusto! Ci aspettiamo, da parte del Callisto, una dolorosa presa d'atto ossequiosa della legge!". Lo afferma "Malvito-Bene Comune".