Cosenza, il Comitato “La Calabria che vuoi”: “Bene nuovo Psc”

Il comitato cittadino di Cosenza de "La Calabria che vuoi" del Segretario Gianluca Gallo, esprime la propria soddisfazione per il nuovo PSC predisposto dall'amministrazione guidata dal Sindaco Occhiuto. L'attuazione del nuovo PSC restituirà una città moderna e funzionale, una vera novità rispetto ai canoni classici con cui, sino a oggi, erano stati deliberati gli strumenti urbanistici. Valorizzerà le diverse periferie tenendo conto delle rispettive peculiarità, rilancerà il centro storico con la previsione di differenti opere come il museo di Alarico, il completamento di progetti realizzati lustri addietro quali il Planetario ma soprattutto il ponte di Calatrava che metterà la città al centro dell'Europa per la bellezza, lo stile architettonico e la maestosità della struttura (l'antenna appena deposta è la più alta in Europa): sancirà in modo concreto il passaggio della città capoluogo a una nuova fase che vuol vedere l'area urbana di Cosenza diventare centro dell'attività sociale ed economica della regione, considerando anche il prossimo allargamento al territorio di Rende per un'unica città moderna e funzionale ai bisogni dei cittadini. Valutiamo dunque molto positiva la volontà dell'amministrazione di agire e porre le basi per il rinnovo e la crescita in termini di qualità della città, con la previsione di nuove dotazioni e attrezzature di servizio per la mobilità, nuovi spazi collettivi e comunitari per socializzare, nuove infrastrutture moderne e funzionali, anche con la collaborazione dei privati, creando sinergie essenziali in un periodo di così ristrette risorse pubbliche. Dalla documentazione del PSC emerge chiaramente la scelta di puntare in modo deciso sulla riqualificazione delle strutture urbane esistenti, con il rilancio di quelle realtà del territorio comunale già urbanizzate da molto tempo, trasformandole e rinnovandole radicalmente, nel rispetto delle moderne tecniche di costruzione e delle norme di risparmio energetico, così da limitare considerevolmente le porzioni di nuovo territorio da destinare a nuove costruzioni.

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L'aver agito in questa direzione avendo scelto l'opzione del cosiddetto "consumo di suolo zero" trova il nostro pieno sostegno, poiché riteniamo giusto dover consumare quella parte di suolo che è rimasto come edificabile dal precedente strumento urbanistico destinando i nuovi spazi, invece, al verde e alla qualità della vita della comunità. Infine evidenziamo anche l'attenzione riservata al quadro dei vincoli, soprattutto per quelli di natura idrogeologica, così da voler ridurre al minimo i rischi derivanti da calamità naturali o incuria per l'area urbana, a quelli di natura storica, nonché la salvaguarda del territorio collinare, risorsa preziosa per la nostra realtà tanto da aver previsto uno specifico ambito per la nascita di un parco agricolo urbano nella zona occidentale della città. Come movimento promuoveremo un incontro con l'amministrazione comunale nelle prossime settimane, per dare il nostro contributo d'idee e soluzioni ai problemi che vive la città, nella piena volontà di vedere crescere maggiormente il nostro territorio.