Rossano (Cs), Caputo: “Non accetto lezioni da Rapani”

"Non accetto lezioni su come fare opposizione dal consigliere RAPANI che oltretutto ha ampiamente dimostrato in questi anni di esser stato un pessimo alunno!

È quanto dichiara il consigliere Giuseppe Caputo aggiungendo che le sue presunte lezioni di coerenza nell'impegno politico, RAPANI dovrebbe piuttosto andare ad impartirle all'interno del suo stesso gruppo; magari - prosegue - a qualche consigliere che pensa di barattare il ritiro di comunicati non graditi a qualcuno in cambio di esibizioni musicali previste ad esempio per il 14 agosto o addirittura chiedendo comprensione affinché si scorra la graduatoria di un vecchio concorso a beneficio di qualche sua parente!

Insomma - continua CAPUTO - di casi di studio e materiale utile ed interessante a supporto di questa sua presuntuosa inclinazione a voler fare il censore, RAPANI ne ha abbastanza, ma deve imparare ad indirizzarla verso i suoi ed anzi tutto verso se stesso.

Purtroppo, il vero dramma e la cosa di cui preoccuparci seriamente tutti sta nel fatto che - va avanti l'ex Sindaco - lo statista RAPANI, che di fatto non conosce il modo di fare una opposizione costruttiva e responsabile, non comprenda la criticità storica di questo momento epocale per ROSSANO e per il territorio.

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Temi, questioni, emergenze ed opportunità come, tra le altre, la fusione con Corigliano ed il futuro del sito Enel dovrebbero avere, così come hanno per il sottoscritto, priorità assolute rispetto ad eventuali e pur legittime ambizioni personali, come - scandisce - la (mancata) poltrona di Sindaco della Città che, a distanza di un anno, rimane ancora la fissazione maggiore ed il limite insuperabile che ipoteca qualsiasi dichiarazione o iniziativa politica di RAPANI e non solo sua.

Rapani stia sereno! - Con questo metodo e con questa visione della politica e delle istituzioni, ma anche con il doveroso rispetto dei ruoli e della sovranità popolare ribadisco quanto già spiegato in più occasioni e sin dall'inizio di questa consiliatura.

E cioè che, non soltanto astenersi non significa affatto votare a favore dell'Amministrazione Comunale.

Ma che, nella libertà di convincimento e di prospettiva e nell'interesse esclusivo della mia Città che ho ampiamente dimostrato di amare e servire in decenni di riconosciuta crescita e buon governo, continuerò ad auto-determinarmi, provvedimento ed iniziativa dopo iniziativa. Valutando ogni proposta e situazione nel merito e nel caso specifico. Non ritenendomi - conclude Caputo - schiavo di alcun sentimento di rivalsa o rivincita personale né di logiche estranee alla politica ma continuando ad avere come priorità e obiettivo superiori il poter offrire, anche dai banchi dell'opposizione, un contributo alla soluzione dei tanti problemi".