Migranti, Occhiuto a Roma: "Non scaricare sui sindaci"

Occhiuto Mario -500"E' fuor di dubbio che l'Italia in questo momento si trovi all'apice di un fenomeno epocale, quale gli sbarchi migratori, di portata eccezionale e che il nostro Paese ha affrontato e continua ad affrontare tale emergenza in maniera inadeguata": lo dichiarano Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci e sindaco di Valdengo (Biella) e Mario Occhiuto, sindaco della città di Cosenza e membro dell'Ufficio di presidenza Anci. "Così come – aggiungono Pella e Occhiuto - non si può negare l'assoluta mancanza di peso politico dimostrata dai governi italiani, incapaci di incidere sulle istituzioni internazionali e sul dialogo con i Paesi del Mediterraneo. Si evidenzia, purtroppo, il fallimento del modello di accoglienza diffusa che crea insostenibili tensioni sociali che vanno a sommarsi con i problemi interni e, nel contempo, l'assenza degli strumenti necessari e della tempistica per la concessione dello status di rifugiato a chi ne avrebbe diritto".

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"Tutto questo – precisano ancorano i due delegati Anci - è al centro delle preoccupazioni degli amministratori di Forza Italia, che sta giustamente fungendo da sentinella, con proposte mirate, a una situazione al limite della sostenibilità. Come pure bene ha fatto il presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a denunciare le criticità riscontrate sui territori, criticità che inevitabilmente diventano ulteriori fardelli dei sindaci che si trovano per primi a fronteggiare i disagi. Non si tratta di andare contro i Prefetti, tutt'altro. Si tratta di evidenziare ciò che non funziona: noi sindaci non possiamo da un lato subire imposizioni autoritarie dalle Prefetture e, dall'altro, avere risorse inique rispetto alle emergenze sociali dei cittadini italiani. Le persone italiane e non, con problematiche di vario genere, spesso in condizioni al limite della sopravvivenza, si rivolgono sempre ai Comuni, non agli uffici territoriali del governo. È quindi necessario – concludono Pella e Occhiuto – che le Prefetture rispettino gli impegni presi sulla gestione delle ondate migratorie e che, soprattutto, agiscano soltanto con l'intesa obbligatoria dei sindaci, uniche figure dotate di consenso e di un mandato popolare".