Rende (Cs), il “Laboratorio civico”: “Vilardi e Savino, ecco le vere motivazioni del loro allontanamento dalla giunta”

"In merito alle comunicazioni effettuate dagli assessori Giuseppe Savino e Antonio Vilardi riteniamo doveroso, per una corretta informazione da dare alla città, precisare i veri termini della questione sia numerici che di carattere squisitamente politico. E' noto che il sindaco Manna ha espresso apprezzamenti sulla professionalità e sulle competenze particolarmente positive nei confronti dell'ingegnere Giuseppe Savino. Lo ha detto all'inizio del mandato, lo ha ribadito nell'ultima riunione che abbiamo avuto in questi giorni. Allo stesso modo sia l'ingegnere Savino che il dottor Vilardi erano a conoscenza delle criticità che si stavano manifestando in maggioranza ed in particolare, tra il gruppo di cui erano espressione, Alternativa Popolare, con le altre componenti di maggioranza. La mancanza di condivisione nelle commissioni, i veti su alcune questioni da affrontare, il voto contrario espresso sia in consiglio comunale, che nelle stesse commissioni, hanno rappresentato una difficoltà politica di estremo rilievo. Si è persino giunti a non partecipare ad una riunione di capigruppo espressamente convocata dal sindaco. Tali comportamenti hanno posto un problema politico relativo alla condivisione di un progetto che risultava non più supportato efficacemente dai componenti di Alternativa Popolare. Tutte queste criticità erano conosciute sia da Savino che da Vilardi. Basta qui ricordare l'espresso invito che il sindaco Manna ha rivolto all'ingegnere Savino chiedendogli di intervenire sul proprio gruppo di appartenenza. Per ciò che concerne la partecipazione dei due assessori alla vita amministrativa c'è da registrare che dal 2 maggio 2017, a fronte di 11 sedute di giunta comunale, l'ingegnere Savino ha partecipato solo a sei e il dottor Vilardi ha partecipato soltanto a 4 sedute. Si deve ancora precisare che, nella giunta del 16 giugno 2017, nella quale è stato approvato il progetto del Settembre Rendese 2017, il proponente era il dottor Antonio Vilardi.

--banner--

Sia lui che l'ingegnere Savino non hanno inteso partecipare a quella giunta. Per ultimo, ed a proposito di assai discutibili dichiarazioni del dottor Vilardi per i metodi "autoritari e privi di democrazia del sindaco", vogliamo ricordare che lo stesso sindaco non ha inteso apportare alcuna modifica al progetto del Settembre Rendese delegando totalmente la progettazione al dottor Viilardi. Vero è che l'assessore è sempre un delegato del sindaco e ha doveri istituzionali. Uno di questi è quello di partecipare alle sedute della giunta, magari manifestando il dissenso personale o della parte politica che lo ha espresso. Non si tratta dunque di mancanza di professionalità, ne tanto meno di altro. Ci si è adagiati su scelte effettuate da chi dirige ,nel territorio rendese, il gruppo politico che si sono rivelate fallimentari e prive di qualsiasi condivisione politica. Si pensi alla diatriba per la sede Inps, Piazza Matteotti, Cud e quella sui dirigenti, tanto per citarne qualcuna. Argomenti e temi che sanno più di questioni di principio che non di progetto di sviluppo della città. Il Laboratorio Civico non ha mai fatto mancare il confronto e la dialettica sui problemi della città. Nel ,contempo, non ha provato a paralizzare l'attività amministrativa e politica. E poi, come si dice, l'assente ha sempre torto. In questo caso ancor di più perché vi è un dovere istituzionale che viene prima di qualsiasi movimento o partito politico. Sono queste le ragioni che stanno alla base delle scelte fatte oggi, ancora una volta, nell'esclusivo interesse della città e non di questo o di quel partito". Lo afferma il "Laboratorio Civico Calabria".