Celico, Lettieri: "Ritardo lavori viadotto Cannavino potrebbe generare danni economici al territorio"

"Il Viadotto Cannavino sulla s.s. 107 Silana-Crotonese, interessato da lavori di manutenzione straordinaria, dal 21 giugno scorso risulta chiuso totalmente al traffico veicolare che, secondo ANAS, dovrebbe riaprire in senso alternato il prossimo 11 luglio. Nel frattempo tutto il traffico è stato deviato su percorsi alternativi che attraversano il neonato comune di Casali del Manco.

Tale situazione ha creato non pochi disagi alla popolazione presilana, che per raggiungere la vicina città di Cosenza nelle ore di punta impiega fino a 45 minuti, rispetto ai normali tempi di percorrenza. Questo dato rileva ancor di più ove si pensa che anche i mezzi di soccorso dovrebbero transitare su tali percorsi alternativi, con evidenti ricadute sulla salute dei cittadini.

Chi risente di più della chiusura totale del "ponte di Celico", però, sono le tante attività commerciali presenti sul territorio presilano e sull'altopiano silano. Pizzerie, ristoranti, pub, agriturismi ecc. hanno perso buona parte della loro clientela che preferisce rimanere in città anziché avventurarsi su percorsi alternativi su cui spesso transitano mezzi pesanti a cui è precluso il passaggio.

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Il danno economico si fa ancor più consistente in Sila, dove le aziende agricole incontrano numerosi problemi per il trasporto e la commercializzazione dei loro prodotti, le attività ricettive, turistiche ed agrituristiche, che in estate e nei fine settimana erano affollatissime di turisti, sono semideserte.

Nella giornata di ieri in Prefettura, su istanza dei sindaci della Presila e del Commissario Prefettizio dei Casali del Manco, si è tenuto un incontro con i dirigenti dell'ANAS, da cui è emersa una situazione tutt'altro che rassicurante. Durante i lavori di manutenzione straordinaria, infatti, è emerso che i cavi di precompressione del Viadotto Cannavino si trovano in una posizione più superficiale rispetto al progetto originario di costruzione e alcuni cavi mostrano uno stato di ossidazione. ANAS, pertanto, ha avviato delle indagini specifiche il cui esito sarà comunicato entro dieci giorni. Nel caso in cui risulti necessario effettuare ulteriori lavori, ANAS ha comunicherà eventuali variazioni dei tempi e di chiusura del Viadotto. Inoltre, per ovviare al problema del transito dei mezzi di soccorso, nel corso della riunione è emersa la possibilità di farli transitare sulla vecchia s.s. 107, di proprietà comunale, che resterà comunque chiusa al traffico veicolare.

Tale situazione di fatto è del tutto inaccettabile, in primo luogo perché, dopo le numerose segnalazioni degli anni passati da parte dei cittadini della presila circa la pericolosità del ponte, ANAS ha predisposto un lungo piano di monitoraggio dal quale sarebbe emerso che il Viadotto fosse sicuro dal punto di vista strutturale, ma che presentava alcune criticità consistenti in alcuni avvallamenti che provocavano semplicemente un disturbo al comfort veicolare. Sulla base di ciò sarebbero stati predisposti poi i lavori di manutenzione straordinaria. La domanda a questo punto è come sia possibile che ANAS non abbia rilevato durante il monitoraggio che i cavi erano posti in posizione più superficiale e, soprattutto, che gli stessi fossero ossidati.

In secondo luogo, nei numerosi incontri tenutisi in Prefettura negli scorsi mesi, era stato fatto presente ad ANAS che i percorsi alternativi che avevano individuato erano del tutto inadeguati in quanto avrebbero provocato dei problemi di traffico, anche nella città di Cosenza, e, soprattutto, avrebbero determinato un danno economico alle tante attività commerciali della Sila e della Presila.

L'unico percorso alternativo che avrebbe evitato queste gravi problematiche era ed è la vecchia s.s. 107 che, però, necessità di alcuni interventi per renderla sicura all'intenso traffico veicolare che si sarebbe venuto a creare.

I dirigenti dell'ANAS rispondevano, però, che la vecchia s.s. 107 era di proprietà dei Comuni di Rovito e di Celico e che la sua pericolosità derivava da anni di incuria a cui ANAS non voleva sopperire. Il Comune di Celico aveva anche provveduto a far predisporre un computo metrico dal quale emergeva che per mettere in sicurezza la vecchia ss 107 sarebbero bastati 180.000 euro, ma né ANAS né la Regione Calabria hanno inteso stanziare tali somme.

Se, come anticipato da ANAS, i lavori sul Viadotto Cannavino dovessero protrarsi, i danni economici che deriverebbero sarebbero enormi. Pertanto, a prescindere dai rilievi che si stanno effettuando in questi giorni, l'ANAS o la Regione Calabria dovrebbero attivarsi per far sistemare la vecchia ss 107, e non perdere ulteriore tempo in attesa di capire se il Viadotto resterà chiuso per giorni o addirittura mesi". Lo afferma in una nota Matteo Lettieri – Consigliere Comunale e Segretario del Circolo PD "G.Rije" di Celico