Consorzio Valle Crati, Granata rompe il silenzio: “Nessuna responsabilità mia, né dell’Amministrazione Occhiuto”

granatamaximiliano500Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata rompe il silenzio stampa ed interviene rispetto alle notizie pubblicate in questi giorni sul debito non riconosciuto del Comune di Cosenza che il Consorzio Valle Crati ha dovuto ripartire tra tutti i Comuni consorziati in seguito ad une Deliberazione del Commissario ad Acta dello scorso 7 marzo.

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Granata è stato sospeso esclusivamente dall'esercizio delle funzioni della sua carica di Presidente con un provvedimento del Tribunale di Cosenza confermato dal riesame ma attualmente annullato dalla Corte di Cassazione. Granata, dichiarando di aver appreso dai giornali il malcontento che regna in questo momento in ambito consortile, afferma che circa il debito ripartito tra i Comuni di cui si sta dibattendo in ambito consortile nessuna responsabilità può essere addebitata né all'attuale governance amministrativa consortile né tanto meno all'amministrazione Occhiuto che hanno, semplicemente, ereditato tale difficile situazione dalle precedenti gestioni consortili. "E' assolutamente necessario precisare, infatti, che il credito vantato e rivendicato dalla Ditta Fisia Italimpianti s.p.a. risale a servizi sui rifiuti solidi e liquidi resi al Consorzio Valle Crati nelle annualità 1997-2000. Il Consorzio Valle Crati, al fine di recuperare le somme non pagate dal Comune di Cosenza, lo citava in giudizio innanzi al Tribunale di Cosenza il 28 febbraio 2006 per la condanna al pagamento delle somme da esso dovute ed il predetto Tribunale rigettava la domanda nel 2009. L'Ente consortile si appellò a tale sentenza ma anche la Corte di Appello nel 2011 rigettava il ricorso proposto dal Consorzio e lo scorso febbraio, dopo ben sei anni, la Corte di Cassazione confermava quanto già deciso in primo e secondo grado di giudizio dando ragione al Comune di Cosenza adducendo quali motivazioni l'inesistenza di un contratto di servizio scritto tra le parti. Intanto, nel 2007 veniva pronunciato un lodo arbitrale che condannava il Consorzio al pagamento del suo debito dal quale scaturiva il giudizio di ottemperanza innanzi al TAR Calabria di Catanzaro nel 2015 in conseguenza del quale veniva nominato un Commissario ad Acta che lo scorso febbraio ha deciso di ripartire il debito in questione tra i Comuni consorziati secondo quanto previsto dalla legge come disavanzo di gestione disavanzo di gestione . "Già dall'anno 2014 in cui sono stato eletto Presidente" dichiara Granata "molti sono stati i miei tentativi di scongiurare questa funesta eventualità. Mi sono rivolto alla Cassa Depositi e Prestiti ed a numerosi istituti di credito per ottenere le somme che servivano per pagare il debito, ma ho ottenuto solo rifiuti soprattutto per l'ingente consistenza degli importi che richiedevo. Ovviamente sapevo che stavo cercando una soluzione ad un caso disperato poiché era ormai, in realtà, il danno era stato cagionato dalle amministrazioni che mi avevano preceduto. Ho inteso intervenire e fare le mie precisazioni sull'accaduto poiché ho letto sulla carta stampata in questi giorni le accuse formulate nei confronti della governance da me capeggiata e del Sindaco Occhiuto. Ancora una volta sia io che il Sindaco Occhiuto riceviamo accuse false ed infondate ed il paradosso consiste nel riceverle proprio dagli esponenti di quei partiti che hanno cagionato solo danni al Valle Crati. Non è mia intenzione fare polemica, ma, a questo punto, è mio dovere fare chiarezza. L'attuale compagine amministrativa consortile ed il Sindaco Occhiuto sono assolutamente estranei da alcun tipo di responsabilità circa il debito ripartito tra i Comuni consorziati poiché lo stesso è stato causato da chi ha amministrato nelle passate legislature. La verità è che i governi precedenti hanno gestito in maniera irresponsabile: hanno, infatti, consentito l'erogazione di servizi pubblici essenziali senza la sottoscrizione di un contratto di servizio scritto che è stata la vera causa del debito di cui parliamo oggi. Voglio ricordare, a chi strumentalizza politicamente fatti da cui sia io che il Sindaco Occhiuto siamo evidentemente estranei, che proprio in virtù del pericoloso precedente creato sull'assenza di un contratto di Servizio, il sottoscritto, sin dal primo giorno in cui si è insediato da Presidente, ha intrapreso un'energica battaglia per legittimare questa situazione illecita inviando ai Conuni uno Schema di Contratto di Servizio che avrebbero dovuto approvare e sottoscrivere nel breve termine. Vorrei ricordare che uno dei primi Comuni che ha approvato il Contratto di Servizio è stato proprio il Comune di Cosenza che è stato anche, preciso sotto l'amministrazione Occhiuto, uno dei primi Comuni a sottoscriverlo nello scorso mese di maggio. Addebitare, quindi, colpe ed errori commessi nel passato da altre amministrazioni all'attuale governance consortile e del Comune di Cosenza fa solo parte di scorrette e ridicole manovre politiche intenzionate solo a gestire illecitamente il potere e totalmente disinteressate allo sviluppo ed alla tutela del territorio".