Rende (Cs), Alternativa Popolare: “Contraddittorio il comportamento del sindaco”

"La vicenda politica amministrativa di Rende si va confondendo a causa di un comportamento del sindaco contraddittorio. Solo tre mesi fa il sindaco ha richiesto e voluto, con un documento sottoscritto da tutti i partiti di maggioranza, rinnovare la delegazione della Giunta, per rilanciare la cosiddetta fase 2. Dopo 90 giorni, invece, lo stesso sindaco, in imminenza di scadenze elettorali molto importanti, rompe l'equilibrio politico esistente per passare ad un'ipotetica fase 3, forse con l'intento di allargare la maggioranza attuale a consiglieri fuoriusciti, insoddisfatti e non eletti alla carica di primo cittadino. Tutto ciò sta creando solo tanto turbamento e confusione nell'opinione pubblica, alla luce anche degli articoli riportati dalla stampa locale, i quali sostengono che il sindaco è alla ricerca di un suo spazio politico che allo stato non esiste e contraddice la "maggioranza politica" che lo ha eletto (Alternativa Popolare, Forza Italia e Fratelli d' Italia). Noi non crediamo a ciò che stiamo leggendo, ma se tutto ciò dovesse corrispondere al vero, il sindaco si sta avviando in un cammino che smarrisce l'identità di Rende ed è assai ignoto. Siamo, inoltre, basiti nel leggere che il sindaco, si lancia all'attacco immotivato verso una parte della maggioranza (Alternativa Popolare) che ha sempre mantenuto un contegno politico di alto profilo, pur essendo la stessa forza mai scesa a compromessi deteriori ma che ha indicato sempre la strada maestra per la risoluzione dei problemi che tarda ad arrivare (svincolo autostradale, Legnochimica, piano per i giovani disoccupati, variante al piano regolatore, sviluppo piano industriale, piano dei trasporti, politiche sociali ecc.). Ci dispiace molto che il sindaco, nella conferenza stampa indetta, abbia puntato il dito contro di noi, alludendo che la responsabilità del blocco dell'azione amministrativa, in questi tre anni, è stato causato esclusivamente da Alternativa Popolare. Noi non abbiamo rallentato nulla, anzi abbiamo cercato, in tutti i modi, di tutelare il sindaco e la maggioranza, attraverso le nostre battaglie, condotte con la massima chiarezza e nel rispetto della normativa vigente sugli atti pubblici, chiedendo confronto e condivisione sulle pratiche, dopo le deficienze dei burocrati, come ad esempio la dismissione dei beni comunali, o come l'equanimità sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, o come la pretesa della partecipazione e della chiarezza nella formulazione dei bandi di gara e nell'assegnazione di incarichi esterni. In ultimo, come la questione relativa agli incarichi dirigenziali, con la richiesta di riduzione dei loro compensi. Non crediamo che queste nostre azioni siano sinonimo di blocco e sappiamo bene che la scelta dei dirigenti spetta al sindaco ma noi abbiamo solo chiesto che gli incarichi venissero fatti con evidenze pubbliche, e non con il metodo poco partecipato delle proroghe, e con una riduzione del 50% sui compensi. Riteniamo, invece, che le nostre azioni siano da sprono per un sano e proficuo confronto con tutta la maggioranza, maggioranza uscita dalle urne con un programma elettorale condiviso e partecipato.

--banner--

Solo questo abbiamo sempre richiesto: condivisione e partecipazione nelle scelte amministrative. Infatti, la nostra scelta, sin dall'inizio della legislatura, è stata improntata sulla necessità di dialogo, sulle nostre posizioni chiare e leali, anche quando su alcune pratiche non eravamo d'accordo, eppure le abbiamo votate ugualmente in Consiglio per spirito costruttivo e di responsabilità verso la città. Noi non abbiamo mai barattato poltrone e prebente ma indicato sempre le soluzioni verso i problemi, mantenendo una forte autonomia rendese. E ad oggi, siamo perplessi nel leggere che il sindaco possa venir meno autonomamente agli accordi sottoscritti 3 mesi fa, magari privilegiando una specifica forza politica di maggioranza, accontentandola con posti rilevanti in Giunta, a discapito di Alternativa Popolare. A questo punto se il sindaco vuole proseguire sul terreno del dialogo politico amministrativo sui temi della città, allora Alternativa Popolare non si tirerà indietro, anzi sorreggerà con lealtà e responsabilità l'attività dell'amministrazione. Se viceversa, il sindaco sceglie una qualsiasi scorciatoia che possa mortificare il voto dei cittadini, allora noi riteniamo che il progetto per cui è nata l'amministrazione Manna fallisce e tutte le altre soluzioni dovranno necessariamente passare al vaglio del Consiglio comunale e dovrà essere informata dettagliatamente l'opinione pubblica su un'eventuale gestione poco democratica e partecipata che si vuole intraprendere". Lo afferma il coordinamento cittadino "Alternativa Popolare" di Rende (Cs).