"Come Partito Democratico non abbiamo mai voluto strumentalizzare una vicenda grave come la discarica di Celico. Abbiamo cercato invece di dare risposte prima con i nostri Sindaci e poi con il nostro Governo regionale.
Ieri è stato compiuto un primo passo importantissimo per mettere in sicurezza il territorio Presilano e la decisione assunta dalla Regione su sollecitazione dei Sindaci è una prima, non definitiva, conquista anche delle giuste rivendicazioni portate avanti dai cittadini organizzati nel comitato ambientale". Lo scrive il Pd di Celico in una nota.
"Quella discarica non è stata autorizzata dal Pd, né dal governo Oliverio ma è figlia di una lunghissima vicenda amministrativa che si è sviluppata negli ultimi 30 anni.
Non abbiamo mai voluto fare campagna elettorale sulla discarica ma abbiamo da sempre pensato ad agire confortati dai nostri circoli e dai nostri Sindaci per trovare soluzioni alternative. Oggi vediamo invece prese di posizione di partiti e movimenti politici che vorrebbero addirittura negare l'esistenza del nostro Partito e della sua azione a sostegno delle popolazioni colpite.
Spieghino invece quale ruolo hanno avuto i loro dirigenti nel cedere il terreno alla società e soprattutto nel finanziare con soldi pubblici una discarica privata facendo subire alla Presila la doppia beffa di aver finanziato con soldi pubblici una discarica privata".
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"Abbiamo già inoltrato ai componenti del Pd della Commissione Antimafia una richiesta per verificare se siano esistite convivenze, collusioni e convergenze di amministratori, non comunali ma sovra-comunali, di fondi nazionali ed europei con soggetti di dubbia eticità e legalità.
Noi siamo il Partito della legalità e vogliamo vederci chiaro su una vicenda oscura e triste che ha interessato la discarica di Celico".