Cosenza, Pignataro (SI): “Demolizioni centro storico? Occhiuto mente”

"Ci meraviglia la risposta dell'assessore Caruso e del sindaco Occhiuto che dichiarano di non aver demolito alcun edifico o, giocando con le parole, nessun edificio di pregio storico architettonico. Perché mentono, sapendo di mentire. Difatti, la delibera di giunta n. 41 del 19 ottobre 2016 riporta chiaramente in oggetto: "Demolizione di opere per somma urgenza - Immobili siti in Cosenza - Centro Storico - Compresi tra Via Bombini, Via Gaeta e Corso Telesio. L'importo totale dei lavori ammonta a 384.768,87 euro". Del resto, in una conferenza stampa del 21 ottobre 2016, il Sindaco dichiarava: "...il Comune interverrà a danno dei proprietari, anticipando cospicue risorse di bilancio. Cominceremo con i casi più gravi e pericolosi demolendo i fabbricati che possono provocare rischi per l'incolumità delle persone e su cui non è possibile effettuare operazioni di consolidamento strutturale".

Il tutto è confermato dal fatto che le demolizioni effettuate dall'Amministrazione comunale di Cosenza, senza le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza, sono avvenute a partire dagli inizi di marzo del 2017 ed hanno interessato gli edifici compresi fra Corso Telesio, Via Bombini e Via Gaeta (particelle catastali 574,569,567, 575 e 578), ma anche gli edifici in Via Santa Lucia (particelle 738, 739, 740, 741 del Comune di Cosenza).

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Le demolizioni hanno sicuramente interessato edifici storici che oltre ad essere tutelati, come tutti quelli ricadenti nei Centri storici, dal vincolo paesaggistico, erano anche di particolare interesse storico ed architettonico perché comparivano già nel catasto murattiano, erano presenti nella cartografia del Catasto post-unitario datato 1873 (tutte le particelle sunnominate) e per di più esiste testimonianza, fornita da documenti d'archivio dell'epoca, che tutta quest'area era stata sede, almeno dal XVIII secolo, di botteghe artigianali.

Pur rimanendo in attesa, per maggiori chiarimenti, della risposta scritta del Ministro Franceschini all'interrogazione presentata dal nostro Segretario nazionale Nicola Fratoianni e dall'On. Celeste Costantino, confermiamo e ribadiamo, sulla base dei documenti in nostro possesso, che l'Amministrazione comunale di Cosenza ha demolito alcuni palazzi storici senza autorizzazione paesaggistica ed in violazione degli articoli 12 e 13 del Decreto Legislativo del 42/2004 e s.m.i, e che sulla nostra denuncia, che oramai ha assunto rilievo nazionale, non c'è stata alcuna replica o smentita da parte dell'Amministrazione comunale documentata adeguatamente.

Rimane, pertanto, il fatto da noi portato ad evidenza, cioè la demolizione di edifici storici tutelati e di rilievo storico e architettonico nel Centro storico di Cosenza, in violazione delle leggi in materia". Lo afferma

Fernando Pignataro Direzione Nazionale Sinistra Italiana.