G7, FGC-PC: “Solidarietà ai compagni cosentini raggiunti da foglio di via”

"L'applicazione del decreto Minniti-Orlando rappresenta l'ennesimo passo in avanti dello Stato Italiano nella sua svolta autoritaria, e a pagarne le conseguenze saranno tutti i lavoratori, i giovani e i disoccupati che si organizzano e scendono in campo per lottare per i loro diritti sul lavoro, a scuola, nei loro quartieri.

Incapace oramai di garantire diritti sociali e welfare state, lo Stato si svela e completa nella sua funzione principale di controllo e repressione. Il restringimento delle garanzie e delle libertà, come la continua criminalizzazione dei conflitti politici e sociali, si sono affermati: limitazione al diritto di sciopero e alle libertà sindacali nei posti di lavoro, divieti e negazioni della possibilità di manifestare e gestione repressiva del dissenso e delle proteste, siano esse contro grandi opere o per l'affermazione dei propri diritti. Il collasso dei mercati, l'instabilità dell'Unione Europea, il terribile impatto sociale delle politiche dei governi nazionali alleati dell'UE, porta il capitale monopolistico a salvaguardare i profitti dovendo per forza regolamentare ogni singola anomalia economica e sociale in ogni singolo territorio d'Italia e d'Europa, e ciò richiede uno sforzo poliziesco di notevole portata per reprimere tutte le situazioni di lotta e resistenza che sfuggano dal controllo delle lobby speculatrici e sfruttatrici e dei politici loro servi.

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Per questo come Fronte della Gioventù Comunista e Partito Comunista riteniamo doveroso dare la nostra solidarietà e sottolineare la nostra complicità ai tredici compagni cosentini raggiunti da foglio di via durante la giornata di ieri in occasione delle mobilitazioni del contro G7". E' quanto si legge in una nota.