Migranti, arrivano i centri per il rimpatrio: in Calabria l'ipotesi è Mormanno

migranti rimpatrioUn gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Viminale e delle Regioni sta lavorando per individuare i nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio previsti dalla legge Minniti (uno per regione, per una capienza complessiva di 1.600 posti): 10 località sono state indicate e si attende ora l'ok da parte delle Regioni. Lo ha detto il prefetto Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento, in audizione alla commissione Migranti. Le ipotesi, ha spiegato il prefetto, prevedono oltre alla realizzazione di nuove strutture, anche il potenziamento e la ristrutturazione di quelle esistenti. A Roma, ad esempio, il Cie di Ponte Galeria con 125 posti destinati a sole donne, avrà altri 125 posti per gli uomini: sono in corso lavori alla struttura che era stata danneggiata. A Torino il Centro, che ora ha 118 posti, sarà ampliato fino ad arrivare a 180. Il primo Cpr, ha proseguito Pantalone, sarà attivato a Bari Palese, con 126 posti: i lavori di ristrutturazione sono terminati e presto sarà emanato il bando per la gestione.

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A Potenza è in corso il riadattamento di una struttura che avrà 150 posti. Per il Friuli, la scelta è quella dell'ex Cie di Gradisca sull'Isonzo: saranno ricavati 100 posti usando parte dell'attuale struttura di accoglienza come centro per il rimpatrio. In Sardegna il Cpr sarà ad Iglesias, 100 posti nell'ex casa mandamentale che si sta riadattando. In Calabria l'ipotesi è Mormanno (Cosenza), in un'area disponibile, un ex campo base per i lavori della Salerno-Reggio Calabria. In Emilia Romagna nell'ex Cie di Modena verranno ricavati 60 posti. Per la Lombardia la scelta è Montichiari (Brescia) 100 posti in un ex caserma. Infine, per la Campania il Cpr sarà in un ex caserma di Santa Maria Capua Vetere (100-150 posti), al confine con il carcere militare.