Città unica Rende-Cosenza, Trombino (IdM): "Informare i cittadini"

"Nella stampa degli ultimi giorni si sta delineando tutta la complessità di un processo di fusione che necessita, prima di ogni altra cosa, del tempo necessario ad espletare i passaggi propedeutici per informare le popolazioni interessate e guidarle verso un referendum consapevole. Dal dibattito sulla città unica traspare in maniera forte e chiara una grande superficialità. Da un lato il Sindaco di Cosenza convoca la propria giunta definendo in maniera autonoma nome e cognome della città unica, dal versante rendese invece un Sindaco che ancora non ha capito bene di che cosa si sta parlando, prima acconsente e poi ritorna sui suoi passi, in unni canna continuo balletto. La città unica è un evento di straordinaria importanza, ma trattato in questo modo rischia di diventare una barzelletta. Certo l'attuale amministrazione rendese non è nuova a questi tipi di atteggiamenti, ma in questo caso dovrebbe sforzarsi di capire a che cosa si va incontro. Un evento così importante necessita di un progetto di base serio e concreto. Innanzitutto, la città unica deve partire dal dato geografico, non è pensabile ad esempio tagliare fuori il comune di Castrolibero, realtà naturalmente contigua a Rende e Cosenza. IDM ribadisce la posizione favorevole alla realizzazione dell'area urbana intesa come trasposizione istituzionale di quella già in essere nei 3 comuni, Rende, Castrolibero e Cosenza, laddove le popolazioni vivono in simbiosi le une con le altre. La ritiene un occasione di crescita per tutti, se realizzata rispettando le peculiarità e le vocazioni dei singoli territori, ma fondere i comuni significa fondere le situazioni finanziarie e cioè non può prescindere da uno studio accurato dei bilanci comunali perché sono essi il punto da cui partire. Senza uno studio di fattibilità e senza un censimento delle risorse umane e dei servizi erogati dai comuni non si può nemmeno immaginare quale potrebbe essere la sua nuova organizzazione. Dalla discussione in atto invece non si capisce granché, si parla di città unica in maniera asettica. Noi come IDM RENDE vorremmo invece capire in maniera chiara e semplice, quali sono i vantaggi in termini di efficienza dei servizi, in termini di risparmio economico oppure i vantaggi per i cittadini, le capacità economiche di questa area, ecc..... Per tutte queste ragioni, dissentiamo da queste azioni e posizioni provocatorie del Sindaco di CS e di quello rendese, non capendone il senso politico e istituzionale, o meglio ci sembra che generando legittime rimostranze esse ci allontanino dalla meta, così, apparentemente, si potrà dire che sono gli altri a non volere l'area urbana. D'altronde il Sindaco Occhiuto è maestro in questo, basta analizzare l'esperienza recente della Metropolitana leggera, dove sono sembrati gli altri, solo apparentemente però, a non volerne la realizzazione". Lo afferma una nota di Eugenio Trombino, di Italia del Meridione di Rende.