Il giornalista Carchidi rischia 30 mesi di carcere per diffamazione

iacchiteIl caso di Gabriele Carchidi, direttore responsabile del sito www.iacchite.com, che dopo 4 condanne per diffamazione rischia 30 mesi di galera, è stato inserito nella lista delle 'allerta' sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti del Consiglio d'Europa. La piattaforma ha la funzione di denunciare tutti i casi in cui i giornalisti che lavorano nei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa sono vittime di violenze, di minacce o leggi considerate contrarie alla libertà di stampa, come quelle che prevedono la prigione anziché sanzioni amministrative per punire la diffamazione. A inserire l'allerta sul caso di Carchidi sono state la 'Association of European Journalists' e 'Index on censorship', due delle dieci organizzazioni a cui il Consiglio d'Europa ha delegato la gestione della piattaforma. Nella documentazione del caso si legge che Carchidi è stato condannato 4 volte per diffamazione, nei confronti del sindaco di Cosenza, dei carabinieri e dei magistrati della città, tra settembre 2016 e maggio 2017 per un totale di 30 mesi di prigione senza sospensione della pena. Il giornalista - dice l'allerta - è attualmente libero in attesa della pronuncia sui ricorsi presentati in Corte d'appello. Inoltre nell'inserire l'allerta le associazioni affermano che Carchidi rischia di essere processato e condannato per più di 60 denunce per diffamazione provenienti soprattutto da politici, magistrati, forze dell'ordine e altre figure pubbliche. Come per tutte le segnalazioni, ora spetta allo Stato rispondere per fornire informazioni su come intende procedere per il caso in questione. Sulla base della risposta le organizzazioni che gestiscono la piattaforma decideranno se la 'questione' è stata risolta.

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