Tribunale di Rossano (Cs), Cesa (Udc) presenta dossier a Juncker

"La rivendicazione del diritto alla giustizia nel territorio della Sibaritide è un argomento al centro dell'agenda politica della segreteria nazionale dell'UDC. Nelle prossime ore il Segretario ed Eurodeputato del Ppe Lorenzo Cesa, dopo aver preso parte alla manifestazione di Roma dello scorso 18 Maggio promossa dal Gruppo di Azione per la Verità e dopo un proficuo confronto con gli avvocati ed i rappresentanti dei comitati, presenterà al Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, all'Alto Rappresentante Federica Mogherini e al Commissario per la Giustizia Věra Jourovà un corposo dossier sulle numerose criticità nate a seguito dell'accorpamento dell'ex tribunale di Rossano al foro di Castrovillari e sulle diverse emergenze per le quali il territorio della Sibaritide e dell'Area urbana Corigliano-Rossano necessitano della presenza di un Presidio di Giustizia efficiente".

Il segretario cittadino dello scudo crociato Giovanni Caruso, fresco di riconferma e di nomina a vicepresidente provinciale del partito, esprime soddisfazione in merito agli impegni concreti assunti dal Segretario nazionale dell'Unione dei democratici cristiani e di centro, Lorenzo Cesa.

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"La presenza alla manifestazione di Roma del segretario Cesa – dice Caruso – è sintomatico di come l'UDC voglia, in modo convinto affrontare una delle questioni più delicate ed importanti che stanno interessando il nostro territorio. Se da un lato, infatti, deve esserci una partecipazione ed un coinvolgimento dal basso affinché questa battaglia per rivendicare il diritto fondamentale alla giustizia, dall'altro è necessaria l'attenzione dei vertici nazionali e di quanti rappresentano le necessità della gente all'interno delle Istituzioni. Quella di Cesa è sicuramente un'iniziativa che tende a portare avanti e a contribuire alla focalizzazione mediatica e politica attorno a questo delicato argomento. Non ci sono fughe in avanti ma, come ribadito dallo stesso Segretario ai manifestanti a Roma, un'utile attività di collaborazione con il comitato del Gruppo di Azione per la Verità e con la classe forense volta a chiarire le motivazioni che hanno portato alla chiusura del Tribunale di Rossano e l'immobilismo del Governo italiano di fronte alla conclamata inefficienza del presidio accorpante di Castrovillari che, ormai sotto gli occhi di tutti, non ha i requisiti per soddisfare le esigenze giudiziarie di un territorio fin troppo complesso e ampio".

"Certo – aggiunge il Segretario Caruso – prima di ogni cosa, però, è opportuno che le istituzioni locali facciano ammenda che la soppressione del Tribunale di Rossano è stato un torto subito non solo da Rossano ma dall'intero comprensorio dell'Area urbana e della Sibaritide. E questo lo hanno capito tanti sindaci che hanno preso parte alla manifestazione di giovedì scorso. Ma, purtroppo, non tutti! È giusto ribadire e ricordare come le battaglie che oggi si stanno portando avanti in ambito giustizia sono mirate a fare chiarezza sui torti del passato ma soprattutto a rivendicare un nuovo presidio che sia baricentrico nel territorio della Sibaritide e della nascente città unica Corigliano-Rossano. Qualcuno, però – conclude Caruso - continua inspiegabilmente a rimanere arroccato sul suo campanile. Speriamo si desti presto, prima che l'ultimo treno per lo sviluppo e la crescita di questo comprensorio passi inesorabilmente lasciando tutti a piedi".