Il sindaco di Corigliano, Geraci: "Nostro interlocutore per fusione è Comune di Rossano"

Continuiamo a non comprendere l'ostinazione e la pretesa di quanti, sul tema della fusione tra Corigliano e Rossano, pur essendo e restando al di fuori delle istituzioni democratiche delle due città, non perdono tuttavia occasione per ergersi a censori di tutto e di tutti, rendendosi protagonisti di assurde ingerenze che, ieri come oggi, consideriamo inaccettabili e che, quindi, respingiamo senza mezzi termini.

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È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe Geraci dicendosi anzi tutto contrariato – afferma – dall'esasperato clima di auto-referenzialità e di auto-celebrazione che continua ad apparire, purtroppo, il vero motore di tante, troppe, inutili dichiarazioni. Molto spesso – aggiunge – esse non aggiungono nulla, in concreto, ai temi, ai contenuti, alle decisioni ed ai tempi di un percorso di approfondimento tra le due istituzioni e tra le due comunità che era e che rimane doverosamente in atto, anche e soprattutto alla luce della fissazione della data del referendum popolare il prossimo 22 ottobre.

Sulla fusione – va avanti il Primo Cittadino – il nostro interlocutore era e rimane l'Amministrazione Comunale di Rossano insieme alla Regione Calabria. Ed è quindi destinato a produrre soltanto confusione, quando non effetti negativi nell'opinione pubblica, ogni altro tentativo di pressione esterna, da parte di singoli o associazioni, di auto accreditarsi quali protagonisti o riferimenti assoluti ed indiscutibili dell'importante dibattito sociale e culturale che sta positivamente coinvolgendo, fortunatamente dal basso, le due comunità; dibattito che naturalmente si intensificherà fino al referendum.

A quanti, infine, non godono di alcuna investitura democratica né di altri titoli per rivendicare una reale rappresentanza di interessi che possano dirsi collettivi non riconosciamo né consentiamo – prosegue il Sindaco – alcun diritto di censura, né nel metodo né nel merito, rispetto alle attività ed agli eventuali pareri o qualsivoglia risultati di una commissione consiliare, quella presieduta da consigliere Francesco Sapia chiamata a confrontare i dati economici dei due enti ed a valutare la complessiva fattibilità del progetto di fusione; un organismo regolarmente richiesto da membri dell'assise civica e regolarmente istituito in seno alla massima istituzione democratica cittadina. Auspichiamo anzi – conclude Geraci – che analoga commissione possa essere valutata ed istituita dall'assise civica rossanese per continuare ad interagire meglio, arricchendo il confronto nel merito ed evitando ogni superficialità o pregiudiziali, di qualsiasi tipo, sull'argomento.