Assenteismo all’Asp di Cosenza, Cgil: “Serve etica pubblica e rispetto della legalità”

"Un nuovo intervento della magistratura inquirente ha interessato dipendenti di pubblici servizi: l'Assistenza Domiciliare dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza e il Comune di San Vincenzo la Costa. A seguito di lunghe indagini della Guardia di Finanza, sono risultate accuse di assenteismo e truffa ai danni dello stato, con conseguenti sospensioni dal servizio, obblighi di firma e avvisi di garanzia.
La CGIL e la Federazione Lavoratori Funzione Pubblica condannano con fermezza il comportamento di chi, violando le regole dei dipendenti pubblici, viene meno al dovere di rendere servizi efficienti al cittadino, e lede anche la dignità dei tanti lavoratori che quotidianamente svolgono il proprio compito con professionalità e dedizione.
Sono episodi che fanno passare in secondo piano le condizioni di lavoro dei pubblici dipendenti, che a seguito dei tanti tagli lineari alla pubblica amministrazione sono sempre più gravose e meno sicure. Ci si ricorda di loro quando vengono alla ribalta atti di eroismo, come durante il terremoto in Centro Italia, ma si dimentica che i loro contratti sono fermi da otto anni.

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Certamente comportamenti come quelli oggi contestati favoriscono il senso di sfiducia nei confronti del pubblico impiego, già alimentato da varie campagne governative tese a sminuire e ridurre il valore e il perimetro del lavoro pubblico; mentre noi sosteniamo che il buon funzionamento dei servizi pubblici è un indice di civiltà e un argine al malaffare e alla corruzione
La CGIL è da anni impegnata in una campagna di sensibilizzazione e promuove iniziative di ascolto e condivisione sul tema dell'etica pubblica e del rispetto della legalità all'interno delle pubbliche amministrazioni. L'attenzione a questi temi è al centro della nostra attività sindacale, soprattutto in una realtà complessa come quella calabrese, caratterizzata da un alto indice di penetrazione mafiosa, che richiede azioni responsabili ed il rispetto della deontologia da parte di dipendenti e dirigenti pubblici. La CGIL ribadisce che, qualora ci siano propri iscritti tra coloro che subiscono provvedimenti restrittivi della libertà personale, saranno immediatamente sospesi". Lo scrivono Umberto Calabrone e Franca Sciolino, Segretari Cgil Cosenza.