Unical, Guccione: "30 anni di Erasmus sintesi dell'Europa delle opportunità"

«L'Europa è un'opportunità. Non una gabbia come si affannano a dire populisti di bassa lega. Trenta anni di Erasmus sono la sintesi di un'Europa che ha abbandonato la volontà di chiudersi a riccio degli stati che ne fanno parte. Per la mia generazione era davvero difficile spostarsi nella nostra Europa. La mobilità era condizionata da confini rigidi. I ragazzi e gli studenti di adesso vivono già in un territorio senza frontiere. E noi abbiamo il dovere di costruire ponti fra i nostri talenti e Bruxelles. Per questo motivo con Andrea Cozzolino, vicepresidente della Commissione Sviluppo regionale al Parlamento Europeo, abbiamo replicato qui all'Unical l'incontro della capitale belga. L'attentato in Francia, l'ennesimo, non deve condizionarci. I nostri giovani devono continuare a muoversi e confrontarsi. Lungo questa strada troveranno occasioni, successo e opportunità. Ma la politica deve fare in modo che le opportunità dell'Europa unita arrivino in Calabria e nelle regioni del Sud. Qui abbiamo intelligenze che altri ci invidiano. Proprio ieri alcuni responsabili di NTT DATA hanno incontrato i vertici dell'Unical: molti studenti di questo ateneo lavoreranno per il colosso giapponese delle nuove tecnologie».

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E' quanto ha affermato Carlo Guccione questa mattina all'Università della Calabria durante l'incontro sulle "Nuove opportunità per i giovani. Stage e lavori in Europa". Hanno partecipato anche il rettore dell'Unical, Gino Mirocle Crisci; l'europarlamentare e vicepresidente della Commissione Sviluppo regionale al Parlamento europeo, Andrea Cozzolino; Roberto Guglielmi (Bxl Europe); Francesco Foglia (Economista junior di Open Calabria); Francesca Leonora Morrone (Responsabile ufficio speciale Erasmus Unical); Clara Grano (Agenzia nazionale Erasmus+/Indire); Michele Leonetti, senatore accademico dell'Unical e Gregorio Crudo, rappresentante degli studenti dell'Unical.

«Stiamo regalando – ha sottolineato il rettore dell'Unical, Gino Mirocle Crisci - il Prodotto interno lordo calabrese al Nord. La vera sfida è interagire con l'Europa e alzarsi le maniche. Alla Calabria manca l'energia di attivazione. Solo così possiamo cambiare lo stato delle cose».

"Esistono molte opportunità – ha sostenuto l'europarlamentare Andrea Cozzolino - ma poca informazione sulle grandi possibilità di interlocuzione con le istituzioni europee. E poi è arrivato il momento di mettere tutto a sistema, di integrare strumenti egualmente importanti. L'Erasmus non può essere sganciato da tutto il resto. La cassetta degli attrezzi è molto grande. Iniziamo dalla costruzione di startup delle politiche di welfare capaci di estendere il numero di studenti che approdano fuori dai confini italiani».