Rende, il Laboratorio Civico si congratula per il lavoro dei primi tre anni dell'Amministrazione Comunale

Il Laboratorio Civico si congratula con la compagine di governo della Città di Rende per i risultati raggiunti oggi e frutto di di quasi tre anni di incessante lavoro da parte dell'intera maggioranza. L'impegno che, grazie allo sforzo profuso da tutti sin dall'insediamento, ha consentito di vedere i primi risultati a cominciare dall'abbattimento del costo del servizio rifiuti che registra una sensibile riduzione (circa 633.000 euro) dovuta all'espletamento nel 2016 della gara del servizio tributi che ha consentito di dimezzare gli aggi al concessionario della riscossione che pesano per intero sul piano finanziario della tassa.A questo si aggiungeranno gli altri tagli strutturali, già previsti nel prossimo bilancio, per azioni avviate nel 2015 e nel 2016 e che vedranno il loro compimento quest'anno e nel 2018. Sforzi compiuti da un'intera squadra di governo (non solo da una parte) che oggi ci consentono di vedere più facilmente raggiungibili i risultati che il Sindaco ha indicato nel proprio programma sin dal 2014, aprendo finalmente a una nuova stagione per il Comune di Rende non più solo all'insegna dei debiti ereditati e dei disavanzi da ripianare. Certo la strada è ancora in salita e i continui tagli ai trasferimenti erariali certamente non aiutano ma i sacrifici fatti ci consentono di vedere un futuro più roseo anche per la nuova squadra di governo.Sarebbe auspicabile, invece, evitare di fare facile populismo con attacchi alla struttura organizzativa dell'ente che in questi anni ha, tra mille difficoltà, portato il suo prezioso contributo perché questi risultati si raggiungessero. Ricordiamo solo per memoria, che abbiamo ereditato un ente in pre-dissesto e sull'orlo del tracollo finanziario e amministrativo. La struttura retributiva della dirigenza, come quella del personale dipendente, è disciplinata dalle norme di legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Non è, infatti, possibile risparmiare sui fondi del personale per farli transitare da una categoria all'altra o peggio per destinarli alle manutenzioni. Ciò non è consentito dalla legge e dai contratti. Chi sostiene il contrario, promettendo cose irrealizzabili, o ignora le norme e le regole di base di una pubblica amministrazione o lo fa in mala fede,solo per attrarre facili consensi, peraltro facendo promesse impossibili da mantenere, alimentando così speranze e aspettative come ha sempre fatto "la vecchia politica", dalla quale, ci auguriamo, tutti prendano le distanze, viste le condizioni, oggi sotto gli occhi di tutti,in cui è stato lasciato l'ente.

Il costo del personale del Comune è tra i più bassi dell'intera regione e, forse, dell'Italia meridionale, in rapporto alla spesa corrente dell'ente (ossia quella che serve ad assicurare i servizi ai cittadini). Riguardo ai costi della struttura di vertice (segretario e dirigenti) sarebbe, forse, opportuno fare delle comparazioni con comuni di analoghe caratteristiche dove la struttura retributiva è sensibilmente più elevata (di circa il 15/20%) ed il numero delle posizioni dirigenziali coperte è mediamente di 6/7 unità rispetto alle 4 coperte da questa amministrazione, che in un'ottica di contenimento dei costi e delle spese ha già ridotto nel 2013 con il Commissario Straordinario e nel 2014, con una analoga misura confermativa di questa amministrazione, sia le retribuzioni che il numero delle posizioni dirigenziali in dotazione organica. Oltretutto facciamo presente che dal 1° gennaio è in servizio un solo dirigente ed il segretario generale, con un risparmio, questo sì spendibile in favore del personale o di altri servizi, di circa 110.000 euro. A tutto questo si deve anche sommessamente far presente che la scelta dei dirigenti è già avvenuta con una selezione pubblica in ambito nazionale, la cui graduatoria è ancora in vigore, e che ha consentito al Sindaco di scegliere sulla base della competenza, della professionalità e del curriculum professionale e non certo sulla scorta di appartenenze politiche o in base a segnalazioni di quel o quei gruppi di interesse locali. Tanto è vero che oggi abbiamo nel Comune tra le migliori professionalità non solo in ambito regionale ma anche, permettetecelo, nazionale a cominciare dal segretario generale per poi passare ai dirigenti amministrativi e tecnici. Allo stesso modo il Laboratorio Civico non pensa che il personale debba essere una merce di scambio per "transazioni" politiche, o peggio, che venga trattato come una zavorra da parte di qualche gruppo politico al solo scopo di barattare qualche voto, promettendo incrementi orari e stabilizzazioni a tempo pieno. Si deve avere il coraggio di dire che va ripensata l'intera organizzazione comunale e la politica del personale in un'ottica meritocratica che consenta, in breve tempo, di superare quel precariato lavorativo e organizzativo che sta demotivando i dipendenti, con ovvi riflessi sui servizi erogati. Il percorso, lo ricordiamo, è già cominciato l'anno scorso con le progressioni economiche e i primi incrementi orari, fermi da anni, e continuerà anche quest'anno e negli anni successivi (si vadano a leggere le delibere sul fabbisogno del personale del 2015 e del 2016) seguendo la programmazione già tracciata dall'amministrazione nella prima fase politica. Speriamo, per tutto questo, che quello che abbiamo letto nei giorni scorsi sui giornali sia solo un modo, a dire il vero poco condivisibile, per cercare di ottenere visibilità cercando di acquisire un facile consenso e non, come ci auguriamo, un maldestro tentativo di ipotecare posizioni o indicare scelte che piuttosto che privilegiare la professionalità e l'impegno, imprescindibili per noi del Laboratorio, siano rappresentative di un passato che non ci riguarda e al quale gli stessi cittadini rendesi hanno detto di no nel 2014.

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