"All'Asp di Cosenza nomine in conflitto d'interessi": la denuncia del Fedir

All'Asp di Cosenza la parola legalità non piace proprio e, nonostante le segnalazioni del sindacato Fedir, che tutela il personale dirigenziale tecnico e amministrativo di Asl e AO, Regioni ed Enti Locali, pochi giorni fa arriva l'ennesima delibera con conflitto di interessi riguardo alla scelta di affidare al dottor Remigio Magnelli (alias Direttore della UOC Risorse Umane) il compito di valutare – udite bene – gli incarichi conferiti, a seguito della ricognizione dell'assetto organizzativo e la verifica rispetto ad eventuali illegittimità rilevate dalla Corte dei Conti, con sentenza n. 274/2016, nei confronti dei provvedimenti annullati dalla stessa Asp in autotutela. Si tratta delle nomine e delle revoche degli incarichi illegittimi e segnalati dalla stessa Fedir in un precedente comunicato (che si allega) e che ora dovrebbero essere valutati. Peccato che il controllore sia il dottor Magnelli, ovvero uno dei diretti interessati alla verifica (primo caso in cui il controllato si controlla da solo!) ma, ancora peggio, è l'artefice e responsabile del procedimento di quasi tutti i provvedimenti di attribuzione degli incarichi dirigenziali, compreso il proprio e che oggi il dottore dovrebbe verificare.

Fedir ha nuovamente scritto ai vertici regionali della sanità pubblica calabrese, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per la "palese e pesante situazione di conflitto di interessi per Remigio Magnelli che, avendo un proprio personale interesse, incorrerebbe nella violazione dell'art. 6 bis della legge 190 del 2012, ovvero quella sulla prevenzione della Corruzione, nonché del Codice di comportamento aziendale, nonché delle diverse circolari Anac, circa l'obbligo del dipendente di astenersi in tutte quelle situazioni in cui incorre solo potenzialmente una situazione di conflitto di interessi".

"Chiediamo l'immediata revoca – afferma Antonio Travia, segretario nazionale Fedir - della designazione del dott. Magnelli e nel contempo l'intervento del commissario Scura e del direttore generale regionale Fatarella, di intervenire subito su tale atto. Chiediamo alla Regione e al commissario Scura che venga individuato immediatamente un soggetto terzo a cui affidare il compito della valutazione degli incarichi con avocazione a loro della verifica degli incarichi operati dall'ASP di Cosenza, facendo partecipare al procedimento anche Fedir, in quanto in possesso di tutti i provvedimenti necessari a definire effettivamente e nella sua completezza e verità l'operato dell'azienda. Si chiede, ulteriormente, che la verifica riguardi tutti i provvedimenti con i quali sono stati conferiti non solo gli incarichi delle strutture complesse, ma anche quelle semplici dalla data di accorpamento ex lege 9/2007 a tutt'oggi".

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Per il sindacato, è necessario fare vera chiarezza anche in ordine all'effettivo disposto dell'art. 16 LR Calabria 9/2007 che prevede tutt'altro da quanto rappresentato – anche alla Corte dei Conti calabrese - da parte dell'ASP di Cosenza, attraverso una lettura del tutto monca dell'articolato normativo e tutt'altro che orientato alle finalità sostanziali della disposizione.