Rapani (FdI-An): "Geraci, fusione Corigliano-Rossano è l'unica opportunità di sviluppo"

«Rimango basito nell'apprendere la richiesta inoltrata al presidente della Regione di posticipare il referendum, e le motivazioni addotte, dal sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci. E mi chiedo perché giochi a fare il granchio, un passo avanti e due indietro».Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, nonché capogruppo consiliare di Rossano, Ernesto Rapani, da sempre strenuo sostenitore della fusione amministrativa fra i comuni di Corigliano e Rossano, invita il promo cittadino ausonico a rivedere le sue posizioni ed proseguire nel mandato affidatogli dal suo consiglio comunale con la delibera approvata nel gennaio 2016.

«Dispiace leggere queste prese di posizioni del sindaco Geraci – prosegue Rapani – perché continuare a sostenere le inclusioni di Cassano e/o Villapiana a questo punto dell'iter, alla vigilia del referendum consultivo, si traduce in una netta determinazione a voler perdere tempo. Ci avrebbe potuto pensare prima, poiché anche Geraci stesso sa molto bene che i tempi tecnici sono belli che andati. I comuni contermini, siano essi anche Crosia e Calopezzati, potranno aderire in un secondo momento, senza alcun tipo di problema».

Anche le questioni economico-finanziarie sollevate dal primo cittadino di Corigliano, a Rapani, sembrano un pretesto, per dilatare i tempi o, peggio, far saltare tutto.

«E' notorio che i due comuni siano indebitati e che abbiano dei problemi, seppur diversi, ma simili. Un sindaco, però, non può non sapere che la fusione porta con sé delle agevolazioni per sanare le finanze comunali. A Geraci rammento che proprio in considerazione di queste agevolazioni statali, quando il Consiglio comunale di Rossano deliberò all'unanimità, nel gennaio 2015, l'ente coriglianese non versava affatto in buone condizioni ed era reduce dalla più nefasta pagina della sua storia. Perché non considera, invece, che proprio la sua città godrà di maggiori benefici rispetto a Rossano, in termini economici perché più popolosa e di infrastrutture perché ne è meno dotata».

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Il coordinatore regionale di Fdi, quindi, invita Geraci a convincersi della bontà dell'operazione.

«Dispiace dover constatare che continuando a mantenere tali visioni, nega l'unica possibilità di sviluppo per questo territorio. Una speranza, una possibilità che Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale continuerà a perseguire anche grazie al neonato gruppo consiliare coriglianese, al quale auguro buon lavoro. Insieme potremo avanti le buone ragione della fusione nelle prossime settimane con incontri tematici nelle due città, così da arrivare preparati al referendum».