Rossano (Cs), il Comitato in difesa di Bucita e del Territorio: "Serve coerenza delle Istituzioni"

"Nel corso della sua lunga, triste storia, il Polo Tecnologico di Bucita ha sempre rappresentato, per la politica territoriale, uno spartiacque. Il sistema di potere che incarna il ciclo dei rifiuti calabrese da anni gioca un ruolo importante in tutti i comuni calabresi, ancor di più in un comune che ha ospitato l'unico impianto di trattamento pubblico della Provincia di Cosenza e due discariche di competenza regionale.
Ecco perché abbiamo chiesto, protocollando una lettera ai Consiglieri, una presa di posizione netta in Consiglio Comunale sulla ristrutturazione dell'impianto.
L'intervento di revamping previsto già dalla Giunta Scopelliti non può essere giudicato, di per se, negativamente: è semplicemente impossibile peggiorare la situazione attuale dell'impianto, dal momento che la linea della differenziata non funziona, le vasche dell'umido sono insufficienti e trattano materiale scadente e la linea dell'indifferenziata (che dovrebbe essere residuale) manca della parte finale.
Resta, comunque, un progetto mediocre ed obsoleto ancor prima di essere realizzato.

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Tuttavia in questo contesto la Regione Calabria, piuttosto di ricordarsi di Rossano solo per ristrutturare l'impianto, che dopo dovrà continuare a trattare i rifiuti di altri 35 comuni, dovrebbe mantenere fede agli impegni presi e che da anni, impunemente, disattende.
In attesa che la Procura della Repubblica faccia luce sul traffico illecito di rifiuti perpetrato anche nella discarica di Bucita, la Regione continua a non effettuare un piano di caratterizzazione di quella famigerata discarica nonostante sia imposto dalla comunità europea e nonostante lo imporrebbe anche il buon senso. L'impressione è che i tecnici del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria non vogliano "scoprire" ciò che è stato abbancato e che quotidianamente rilascia i propri nefasti effetti sulla nostra terra e nella nostra acqua. Non solo: la regione prese l'impegno ormai 8 anni fa, nero su bianco, di bonificare le discariche del territorio (Olivellosa, Traforo, Bucita) con tanto di fondi da stanziare: un impegno che prevedeva una contropartita di sangue da parte della nostra città, contropartita che è stata pagata facendo abbancare a Bucita i rifiuti dell'intera Calabria nella totale anarchia generata dall'Ufficio del Commissario.
La Regione Calabria ha già dimostrato ampiamente di non essere una Istituzione seria, per non dire altro. Ora questa meritata pessima reputazione deve essere smentita o confermata, ma prima di allora l'Istituzione comunale deve utilizzare ogni mezzo possibile per difendere la salute e l'economia della nostra comunità nonché la dignità della nostra città. Per questo abbiamo chiesto al Consiglio Comunale di aprire un fronte politico ed amministrativo frontale con la Regione Calabria affinché assolva ai propri impegni ormai inderogabili, senza le solite posizioni ambigue che hanno caratterizzato il Consiglio nel passato, laddove si deliberava tutto e niente per generare confusione e palliativi.
La città non si farà più prendere per i fondelli con analisi casuali o impegni fittizi: il Dipartimento Ambiente deve avviare il piano di caratterizzazione della discarica di Bucita e stanziare i fondi per la bonifica della discarica di Olivellosa, solo a quel punto sarà opportuno intervenire sull'impianto.
La posizione transitoria del Consiglio Comunale di ieri, che nega eventualmente anche la variazione del piano regolatore qualora la Regione non acconsenta a rimandare la conferenza dei servizi prevista per il 24 c.m., è da ritenersi positiva se resta coerente e propedeutica ad una battaglia vera per la difesa del territorio, senza farsi – come tradizione – abbindolare dalle fumose e illegittime tesi dei Dipartimenti Regionali che, siamo certi, non tarderanno ad arrivare anche tramite impropri messaggeri locali. Dobbiamo difendere il territorio con ogni mezzo. La città di Rossano è stata ripetutamente "responsabile" in passato, ora sia responsabile la Regione Calabria, emanando atti concreti ed impegnando le somme necessarie per la caratterizzazione e la bonifica delle discariche del territorio.
Il Comitato, qualora ciò non avvenga, percorrerà ogni strada possibile per costringere le istituzioni competenti a compiere il proprio dovere, senza escludere una nuova mobilitazione territoriale. A proposito: a che punto sono le indagini per il palese traffico illecito di rifiuti denunciato ormai due anni fa?"- Lo scrive in una nota il  Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio