"Se non lo facciamo noi, chi lo farà?": a Cosenza la lotta di Peppe Valarioti in Calabria negli anni '70 contro la 'ndrangheta

Un salto indietro nel tempo di circa 40 anni. Nella Calabria a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80. Quando la 'ndrangheta iniziava a crescere, a influenzare il voto, a infiltrarsi negli appalti. E uccideva chi, come il giovane militante comunista Peppe Valarioti, si batteva con tutte le sue forze, insieme agli altri compagni di partito per contrastare le ingiustizie e difendere la povera gente da soprusi e ricatti in cambio di un pezzo di pane.

Sabato 21 gennaio, alle ore 17, sarà ospite all'Acquario Bistrot di Cosenza uno dei compagni di Peppe Valarioti. Giuseppe Lavorato, appassionato e storico militante comunista della Piana di Gioia Tauro, già Deputato e sindaco di Rosarno, presentarà il suo volume Rosarno. Conflitti sociali e lotte politiche in un crocevia di popoli, sofferenze e speranze, edito a luglio 2016 da Città del Sole (Reggio Calabria).

Con Lavorato, che è testimonianza vivente e simbolo della Calabria che non si è piegata alla 'ndrangheta, ripercorreremo quegli anni di grandi lotte politiche e sociali, al fianco di contadini e braccianti, quando il PCI era l'unico argine all'espansione dei clan. E ci serviremo anche di immagini di repertorio che ci aiuteranno a rivivere visivamente quel periodo.

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Per l'occasione saranno presenti l'on. Celeste Costantino, (SI), esponente della Commissione parlamentare antimafia, Marta Perrotta, coordinatrice provinciale dell'associazione Libera Cosenza e il giornalista Alfredo Sprovieri autore di un'interessante inchiesta sul rivoluzionario "desaparecido" Libero Gianfranco Castiglia, detto "Joca", originario della provincia di Cosenza.

Storie di straordinaria resistenza che è nostro compito oggi ricordare per far alimentare la memoria collettiva della nostra terra.