Cosenza, la Cgil: “La carenza di acqua in città è imbarazzante”

"La questione della carenza di acqua che sta colpendo la città di Cosenza è, a dir poco, imbarazzante.

Una città che si definisce evoluta, europea e all'avanguardia, non può lasciare i suoi cittadini privi per un periodo così lungo di un bene primario come l'acqua.

A nessuno importa la lite tra il sindaco e la Sorical.

Ai cittadini -contribuenti interessa, invece, avere un servizio efficiente, non fosse altro perché viene pagato profumatamente; pertanto, nessuno sia escluso o discriminato nell'uso di questo bene che èil bene comune per eccellenza.

È notorio che i guasti alla rete idrica cosentina sono, ormai, all'ordine del giorno, ciononostante, non pare che l'amministrazione comunale abbia tra le sue priorità gli interventi per far fronte ad una tale situazione.

Riteniamo che non ci si possa qualificare una comunità civile quando esistono problemi strutturali come questo.

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L'equilibrio economico finanziario della Sorical, piuttosto che la riorganizzazione reale della società, ovvero le liti politiche di bottega, non possono pesare su una popolazione che ha reagito e sta reagendo più che civilmente a questo clamoroso disservizio.

Il paradosso di questa storia, di rilevanza drammatica, è il continuo rimbalzo di responsabilità tra soggetti che, invece, dovrebbero garantire, ciascuno per le proprie competenze, tutela e servizi primari.

Oltre al lavoro, la sanità, ci privano anche dell'acqua.

Ci sembra un po' troppo.

Quel che è certo è che siamo di fronte ad una serie di errori che, riteniamo, si debbano correggere.

Ma la confusione regnante nella politica non può definirsi errore.

È un permanente vagolare che non ci fa essere ottimisti in una prospettiva che coinvolge il riordino degli ATO ed il conseguente funzionamento dei depuratori.

La prova sarà più difficile ed ambiziosa, ma, visti gli eventi, ci viene da ricordare San Francesco d'Assisi.

Resta inteso che per la CGIL il servizio, nel suo complesso, deve essere interamente pubblico anche per non svilire e mortificare ulteriormente la volontà di milioni di italiani che si sono pronunciati in maniera netta nel referendum di qualche anno fa". Lo afferma la segreteria confederale della Cgil Cosenza.