Cosenza, la proposta di Graziano: "Task force di giovani medici per fronteggiare emergenza"

Diritto alla salute, impiegare i medici neo laureati calabresi, ancora in cerca di sistemazione, per smaltire le lunghe liste d'attesa. Sarebbe, questo, un modo per invogliare tanti giovani ed eccellenti risorse a rimanere nella loro regione, offrendogli una speranza per il futuro ed un opportunità, seppur momentanea, per non emigrare. Ma sarebbe anche una valida occasione per dare una risposta concreta alle gravi disfunzioni della sanità calabrese. Che, spesso proprio a causa della carenza cronica di personale medico nelle strutture ospedaliere, è incapace di far fronte alle richieste dell'utenza. Certo, non è questa la panacea per risolvere i mali del servizio sanitario regionale. Ma da qui si potrebbe ripartire per una programmazione nuova, finanziariamente razionale e finalmente meritocratica.

È, questa, l'ennesima e rivoluzionaria proposta avanzata dal Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, alla Giunta Oliverio affinché la pèrori presso l'ufficio del Commissario straordinario per la Sanità in Calabria ed avvii uno studio di fattibilità del progetto.

In Calabria – dice Graziano – la sanità è incapace di dare risposte alla gente perché nel sistema di disfunzioni creato negli ultimi decenni non si è mai pensato, in realtà, alle esigenze dell'utenza. Ora, invece, che le risorse disponibili sono state ridotte al lumicino, bisogna essere lungimiranti nel tagliare gli sprechi, dove realmente ci sono, e mettere in campo nuove idee. Quella di una taskforce di giovani medici per tamponare la prima emergenza e garantire lo smaltimento delle liste d'attesa in tempi brevi è sicuramente un'idea da tenere in considerazione. In quanto è già stata posta allo studio di fattibilità dalla Regione Piemonte nelle settimane scorse e che, dopo aver ricevuto l'OK da tutti gli enti di settore, è pronta ad essere operativa.

In una Calabria praticamente ferma al palo – prosegue il Segretario Questore - in prospettiva occupazionale pubblica e ancora incapace di offrire servizi efficienti ai cittadini è un'idea di miglioramento che porrebbe le basi per un auspicabile piano di efficientamento della sanità pubblica a 360 gradi. L'obiettivo – afferma Graziano - infatti sarebbe quello di azzerare nel giro di un anno le liste d'attesa e ripartire con un nuovo e più efficace metodo di lavoro.

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Il principio di fondo dell'idea proposta da Graziano è semplice: i giovani medici specializzati potranno essere pagati attraverso vaucher per smaltire visite per le quali si prevedono tempi d'attesa lunghi. Prestazioni ambulatoriali, per lo più, ma anche esami diagnostici utilizzando e mettendo a regime le macchine medicali presenti negli ospedali dell'intero territorio regionale. Per il progetto potrebbero essere utilizzati tutti i neo specializzati calabresi, ovviamente disoccupati. Tra l'altro – aggiunge in conclusione Graziano – l'utilizzo di nuove risorse mediche, affiancate all'esperienza delle professionalità esistenti, permetterebbe alla Sanità calabrese di poter fruire di un bagaglio tecnico e di competenze completo e aggiornato sulle dinamiche della medicina moderna. E per la Calabria, che conta il più alto tasso di emigrazione sanitaria in Italia, sarebbe un ottimo risultato.