Referendum costituzionale, Cgil Cosenza: "Giovani hanno bocciato riforma"

"In questi giorni stiamo assistendo ad analisi sul voto referendario: partiti e associazioni si intestano la vittoria e non sembrano pensare, invece, alle tante sfide che l'Italia deve affrontare, rispetto alle quali tutti per i diversi ruoli che occupano devono dimostrare grande senso di responsabilità.L'esito referendario netto nelle proporzioni, e ancor più nel nostro territorio, dimostra come la personalizzazione dello scontro da parte del Presidente Renzi ha portato spesso ad esasperare i toni, facendo passare in secondo piano il tema referendario.In questa campagna elettorale hanno pesato sicuramente le politiche sbagliate che questo Governo, a cominciare dal jobs act e dalla "buona scuola". Il Mezzogiorno ha votato in modo ancor più evidente per il NO, a dimostrazione che tante sono le questioni che riguardano questo pezzo di Paese, spesso solo enunciate senza una vera programmazione, volta ad invertire una tendenza che vede una persona su due a rischio povertà senza che la politica dia risposte concrete.La dinamica del voto dimostra innanzitutto come i giovani, che vivono sempre di più in uno stato di disoccupazione dilagante o di precarietà senza possibilità di sbocchi in un futuro lavorativo stabile, hanno bocciato sonoramente questa riforma. La CGIL della Provincia di Cosenza, nel rispetto delle scelte individuali dei singoli dirigenti e iscritti, in questi mesi ha promosso e partecipato ad iniziative per spiegare le ragioni del NO, entrando nel merito della riforma senza logiche da tifosi o di appartenenza.Tante associazioni hanno partecipato alle iniziative messe in campo dalla CGIL, ma un ringraziamento particolare va rivolto all'ANPI che ha fortemente sostenuto insieme alle nostre strutture territoriali le ragioni in difesa della Costituzione.Nei prossimi mesi saremo impegnati ancor di più nel sostenere la nostra Proposta di legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali che il Parlamento dovrebbe esaminare e calendarizzare al più presto, anche perché nell'attesa di nuove elezioni il Paese deve essere governato e il Parlamento deve continuare a lavorare e non solo sulla legge elettorale.Anche in Calabria, poiché il NO ha vinto in modo nettissimo in tutti territori, dopo questo referendum serve un cambio di passo da parte del Governo regionale, che deve affrontare le tante problematiche, cominciando a dare risposte ai tanti disoccupati e precari che ormai non riescono a vedere alcuna prospettiva di cambiamento". Lo affermano in una nota il segretario Cgil Cosenza, Umberto Calabrone e il segretario Cgil Pollino Sibari Tirreno, Giuseppe Guido.

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