Narcotraffico, in Campania e Francia i canali di approvvigionamento per le cosche del cosentino

droga 261016Gli arresti sono frutto di due distinte indagini, denominate "Stop" e "Piccoli passi", svolte, rispettivamente, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza e confluite nei provvedimenti eseguiti stamane. Le indagini sono durate quasi due anni e sono scaturite da un'operazione antimafia avviata nel 2009 dal Ros nei confronti dei vertici della cosca Acri-Morfo' di Rossano (Cs), ed in particolare del latitante Nicola Acri, arrestato dai Carabinieri il 20 novembre 2010 per associazione mafiosa e altri reati. Il processo si e' concluso in appello. Oltre a documentare il ruolo centrale del sodalizio nel panorama criminale cosentino anche grazie alle numerose alleanze siglate con le cosche 'ndranghetiste del Crotonese, l'operazione aveva evidenziato il dinamismo della cosca nel traffico di stupefacenti.

--banner--

Gli approfondimenti investigativi condotti dai militari dell'Arma con l'operazione "Stop" avrebbero trovato riscontrocnelle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, con l'operazione "Piccoli Passi". Gli inquirenti ritengono di aver individuato i canali di approvvigionamento della droga, localizzati in Campania e Francia, ma anche in Calabria, con l'acquisto di quantitativi nel quartiere Timpone Rosso di Cassano Ionio (Cs), roccaforte del clan Abbruzzese con il quale la 'ndrina rossanese aveva costruito un' alleanza criminale basata sulla commissione di omicidi ed estorsioni.

Sarebbe stato documentato il pieno controllo, da parte della cosca rossanese, della rete di distribuzione di cocaina ed eroina nella sua zona d'influenza e dei relativi, ingenti profitti. Ma l'attivita' di distribuzione dello stupefacente si sarebbe estesa ad altre piazze di spaccio extraregionali. Tra i principali indagati figurano esponenti di primo piano della cosca rossanese, tra cui il latitante Salvatore Salluzzi, arrestato a Vigevano, in Veneto, nel febbraio del 2011 dai Carabinieri del Ros. Le conversazioni intercettate e durante la latitanza hanno documentato come Galluzzi, attraverso i suoi sodali Francesco Sommario, Umberto Graziano, Luigi Polillo e Gennaro Scura, gestisse i traffici illeciti a Rossano e tra questi anche quello degli stupefacenti. Gli d indagati impiegavano schede telefoniche "dedicate" o "citofoniche" intestate a prestanome di nazionalita' straniera e ricorrevano ai social network al fine di sottrarsi all'attenzione investigativa. Sarebbe anche emerso il ricorso, da parte di alcuni consumatori abituali di stupefacenti indebitatisi con gli spacciatori, a finanziamenti con istituti di credito al fine di liquidare le somme per le quali avevano gia' consegnato, a garanzia, assegni bancari.