Totem Urban Generation, CGIL Giovani Cosenza chiede intervento risolutivo

La denuncia di CGIL Giovani Cosenza sul caso totem Urban Generation è arrivata fino alle pagine de "Il venerdì di Repubblica" del 21 ottobre 2016, settimanale nazionale di approfondimento giornalistico.

"L'inchiesta giornalistica a firma Raffaele Oriani, parla dello spreco dei fondi UE stanziati in Calabria per la creazione di progetti da far realizzare a giovani under 30. Tra questi progetti vi sono i famosi totem Urban Generation, di cui ci siamo occupati poco tempo fa come CGIL Giovani Cosenza e che, a dire degli ideatori, dovevano essere il trampolino di lancio per una città più smart, con un occhio anche alla sicurezza del cittadino, grazie all'installazione di defibrillatori semi-automatici. Ad oggi, tranne lo sperpero di fondi pubblici, nulla di tutto questo è ancora realtà e l'articolo su "Il venerdì" pone l'accento sul fatto che solo noi di CGIL Giovani Cosenza ci siamo occupati della vicenda, sottolineando che i nostri appelli alle istituzioni sono rimasti totalmente inascoltati".

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"Alla luce di tutto ciò, data la portata ormai nazionale della notizia, come CGIL Giovani Cosenza, insieme alla Confederazione, rinnoviamo l'appello al Sindaco di Cosenza Arch. Mario Occhiuto, al Sindaco di Rende Avv. Manna e al Magnifico Rettore Università della Calabria Crisci, e dato che i totem ricadono nei territori di loro competenza, chiediamo che si attivino affinché si ponga rimedio, sin da subito, a questa incresciosa vicenda, promuovendo il pieno funzionamento dei totem e l'installazione dei defibrillatori semi-automatici, con annessi corsi preparatori di pronto soccorso e utilizzo dei defibrillatori per i commercianti delle attività limitrofe ai totem. Per fare piena luce sulla vicenda, se non si avranno risposte in tempi brevi, CGIL Giovani Cosenza sarà costretta a fare un esposto alla Procura della Repubblica. Evitiamo che una vicenda ormai nota in tutta Italia, continui ad essere solo l'ennesima brutta storia di sperpero di fondi pubblici in Calabria. Solo così potremo dirci realmente città europea".