Rossano, Napolitano: "Su assistenti fisici no a guerra tra poveri"

Più che amareggiarci ci fa arrabbiare dover leggere la vicenda cittadina che da qualche settimana coinvolge il destino lavorativo di tante brave ed apprezzate assistenti fisiche e, ancor di più, la necessaria e preziosa attività di sostegno da loro offerta a tanti bambini diversamente abili, in parallelo alla sciagurata notizia dei 3 milioni di euro di finanziamenti nazionali non spesi dalla Regione e, quindi, ancora una volta inesorabilmente persi e che erano destinati proprio ad interventi in favore di studenti e disabili calabresi. È una vergogna!

È quanto dichiara Domenico Napolitano, già consigliere comunale UDC e oggi tra i giovani soci fondatori del movimento politico Patto Sociale costituito nei giorni scorsi e coordinato dall'ex Sindaco Orazio Longo.

Se, da una parte, siamo quasi costretti a constatare – continua – una vera e propria guerra tra poveri, con il tira e molla tra lavoratrici, sindacati e Amministrazione Comunale ma con le vere vittime innocenti di questa paradossale vertenza, che sono i bambini e le loro famiglie, dall'altra, registriamo l'ennesimo esempio di mala politica e di pessima gestione della cosa pubblica in una terra che sembra essere purtroppo condannata a restare ultima in classifica per capacità di autogoverno e di qualità delle sue classi dirigenti.

Non è tollerabile – va avanti – che la Regione Calabria continui a dimostrarsi del tutto incapace di programmare e spendere le ingenti risorse di cui, al di là di ogni retorica del piagnisteo, essa è sempre stata destinataria, invano. Non possiamo più permetterci di vedere ingigantita la somma complessiva di fondi nazionali e soprattutto comunitari che ritornano indietro a disposizione di altre regioni e di altri territori. E non possiamo consentirlo – aggiunge – soprattutto quando si tratta di risorse destinate al welfare, all'assistenza sociale, alla tutela di tutto quel mondo di precarietà, di disagio ed anche di tanta nuova povertà che a differenza di ieri rischia oggi di ritrovarsi privata di qualsiasi sostegno concreto come effetto tra i più perversi della crisi economica internazionale e nazionale.

E siamo convinti – spiega il rappresentante del movimento Patto Sociale – che se con quei 3 milioni di euro la Regione Calabria fosse stata capace di programmare e mettere in atto iniziative efficaci, bandi utili e progetti a reale beneficio delle categorie interessate oggi probabilmente anche il servizio di assistenza fisica, messo a rischio da visioni e tecnicismi burocratici ed anch'esso ipotecato dalla generale situazione di deficit finanziario, sarebbe potuto essere garantito diversamente, anzi migliorato, magari senza fare neppure ricorso ai fondi comunali e libero dall'estenuante e pericolosa polemica che lo sta caratterizzando ancora in queste ore.

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È proprio contro questi paradossi insostenibili di una politica che troppo spesso dimentica di considerare il cittadino al centro di ogni impegno e di ogni iniziativa – conclude Napolitano – che attraverso il movimento Patto Sociale, al quale stanno aderendo in tanti, riteniamo di poter sollecitare e condividere con larghi strati della società civile, senza distinguo di appartenenza, una nuova forma non solo di partecipazione ma anche di governo della cosa pubblica locale. Nel ribadire la nostra vicinanza e solidarietà alle assistenti fisiche, ci auguriamo che nell'interesse dei bambini, che sono la vera priorità, l'Amministrazione Comunale possa fare ogni ed ulteriore sforzo, senza alcuna pregiudiziale e senza chiusure, per il raggiungimento di un obiettivo che è anzi tutto sociale.