Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, questa mattina ha partecipato alla cerimonia inaugurale di "Aurea 2016", la Borsa del turismo religioso e delle aree protette in programma oggi e domani a Paola presso il Santuario di San Francesco.
Alla manifestazione di apertura dell'importante manifestazione internazionale patrocinata dalla Regione e dalla Conferenza Episcopale Italiana, sono intervenuti anche l'Assessore al Turismo, sport e spettacolo della Regione Sicilia Anthony Emanuele Barbagallo, il Direttore dell'Ufficio per la Pastorale del Tempo libero e Turismo della CEI Mons. Mario Lusek, Basilio Ferrari, Sindaco della Città di Paola, padre Gregorio Colatorti, Rettore Provinciale dei Minimi di San Francesco di Paola ed il Dirigente Generale del Dipartimento regionale "Turismo" Pasquale Anastasi.
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I lavori del convegno di apertura dell'evento sono stati coordinati da Maurizio Boiocchi, direttore responsabile della rivista "Luoghi e Cammini di Fede"ed esperto di turismo religioso.
"La Calabria -ha detto il Presidente della Giunta regionale nel corso del suo intervento- anche quest'anno ha registrato un incremento delle presenze turistiche. Abbiamo superato il 17% delle presenze in più per quanto riguarda il turismo internazionale, mentre per il turismo nazionale siamo ad un incremento del 10%. Finora abbiamo lavorato per invertire il trend e abbiamo realizzato risultati importanti. Riteniamo, però che ci siano ancora grandi potenzialità e margini di crescita. Della domanda turistica nazionale, finora solo il 15% è stata rivolta al Mezzogiorno che, quindi, può e deve allargare in futuro la sua offerta ed espanderla, diventando una grande risorsa per tutto il Paese. Ciò è possibile se si supera la frammentarietà e ci si presenta sul mercato nazionale con una proposta unitaria. Per questo motivo oggi saluto positivamente la presenza quì anche della Regione Sicilia".
"La seconda questione che dobbiamo celermente affrontare e risolvere –ha proseguito il Presidente della Giunta regionale calabrese- riguarda l'accessibilità del Mezzogiorno. Stiamo investendo molto in questa direzione. Proprio in questi giorni sarà pubblicata una manifestazione di interesse di undici milioni di euro che dovrà servire a consolidare e rafforzare le nostre rotte aeree. Nella charteristica abbiamo già avuto quest'anno un discreto incremento di presenze, ma c'è ancora uno spazio enorme su cui si può e si deve lavorare. Per intercettare la domanda è importante specializzare l'offerta. Il turismo religioso e quello naturalistico sono due settori a cui dovremo prestare grande attenzione e cura. Abbiamo un patrimonio enorme da mettere a disposizione di quanti decidono di venire nelle nostre regioni. In questo senso utilizzeremo le risorse della Programmazione comunitaria 2014-2020 attraverso proposte mirate di cui già sono stati pubblicati i primi bandi. Abbiamo allocato risorse importanti nel Patto per la Calabria che abbiamo sottoscritto il 30 aprile scorso con il governo nazionale, sia in direzione della valorizzazione del patrimonio culturale che di quello turistico. Siamo ad una svolta decisiva perché il Mezzogiorno possa proporsi come meta a livello internazionale con maggiore presenza ed efficacia sui mercati. Chiaramente tutto ciò comporta un'attenzione maggiore sia dal punto di vista dell'offerta e che della formazione e anche in questo senso stiamo lavorando ed investendo risorse".
"A proposito di accessibilità del Mezzogiorno –ha aggiunto Oliverio- non posso esimermi di intervenire su un tema che in questi giorni è tornato di grande attualità e che riguarda la costruzione o meno del ponte sullo Stretto. La nostra posizione è chiara. Noi riteniamo che questa grande infrastruttura possa essere il punto terminale di una grande progetto, che deve essere realizzato con grande sollecitudine, di modernizzazione infrastrutturale del Mezzogiorno. Dobbiamo recuperare un ritardo che è dato dal fatto che l'alta velocità si ferma a Salerno. In tal senso abbiamo presentato al governo una proposta attraverso la quale abbiamo dimostrato che è possibile estendere l'alta velocità fino a Reggio Calabria ad un costo/chilometro di quindici milioni di euro, a differenza di quello che è stato il costo dell'alta velocità già realizzata nel Paese che è stato di circa 60 milioni di euro. Abbiamo indicato il "modello spagnolo" e abbiamo dimostrato che è possibile anche la sostenibilità finanziaria del progetto. Il ponte, una volta realizzato il progetto, costituirà il naturale prolungamento verso la Sicilia e, attraverso di esso, l'alta velocità potrà raggiungere le altre due direttrici che sono Palermo e Catania".
"Solo così -ha concluso il presidente della Regione- il Paese sarà davvero unito e il Mezzogiorno potrà uscire definitivamente dall'attuale condizione di marginalità".