Rossano (Cs), Stasi: "Bene ordinanza per tutelare il monumento ai caduti"

"La corretta interpretazione del ruolo di opposizione consiliare ci impone il dovere di contrastare ogni azione dell'esecutivo ritenuta sbagliata rispetto agli interessi della comunità, ed in questa ottica Rossano Pulita si sta muovendo fuori e dentro il Consiglio Comunale".
Lo scrive Flavio Stasi, Consigliere Comunale, Gruppo Consiliare Rossano Pulita.

"Ad ogni modo è anche corretto supportare, a prescindere dalla profonda distanza politica tra noi e l'attuale Amministrazione, le iniziative ritenute opportune, e riteniamo che tale sia l'istituzione del divieto di sosta nei pressi del monumento ai caduti, laddove uno spiazzo storico e dall'importante significato storico-culturale si è trasformato in uno squallido parcheggio. Bene.
Sollecitiamo l'esecutivo ad andare oltre per valorizzare quell'importante area del centro storico".

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"È assolutamente necessario verificare la pratica relativa ai lavori di rifacimento della pavimentazione tra Piazza Grottaferrata e Piazza Matteotti, laddove si è dovuto intervenire spesso a seguito di danni subiti da privati per la pessima qualità dei lavori in oggetto: chi ha verificato la corretta esecuzione dei lavori? Con quali criteri? Quali le misure adottate? Ricordando che sull'argomento siamo già intervenuti più volte, sollecitando anche l'intervento della Procura della Repubblica.
Inoltre si ripristini la ringhiera che proteggeva lo spiazzo del monumento ai caduti, una ringhiera che nel tempo aveva acquisito anch'essa un valore simbolico e storico – oltre che materiale – e la cui rimozione non è mai stata ben compresa dagli abitanti del centro storico.
Tali sollecitazioni sono atte a migliorare l'incisività del provvedimento adottato, anche alla luce del fatto che spesso abbiamo assistito ad ordinanze ottime sulla carta, ma la cui esecuzione è risultata carente: si pensi all'ordinanza di divieto di sosta sulla strada che conduce all'impianto di Bucita, eseguita di fatto solo per pochi giorni.
Lavoriamo, dunque, affinché gli atti amministrativi servano realmente alla città e non siano utili solo a pulirsi la coscienza".