Termina edizione 2016 del Festival delle Migrazioni di Acquaformosa (Cs)

Cala il sipario sul quinto Festival delle Migrazioni con la proiezione del Film Redempion Song di Cristina Mantis, vincitore del Premio Rai Cinema al Festival Visioni del Mondo, e col concerto del gruppo KiDiDa.
Sei giorni molto intensi con tantissimi avvenimenti che hanno coinvolto migliaia e migliaia di persone (con numeri impressionanti di contatti sulla pagina Facebook dell'evento) vedendo la presenza di ospiti illustri. Serate di dibattiti, concerti e momenti di riflessione con un solo fine: lanciare un messaggio di solidarietà e pace, necessario per contrastare l'escalation dell'odio perpetrata da alcuni protagonisti della scena politica italiana.

Tante le idee emerse nel corso della kermesse, una su tutte: il corridoio scolastico umanitario, iniziativa lanciata dall'Assessore all'Accoglienza di Acquaformosa e delegato per l'Immigrazione della Regione Calabria, Giovanni Manoccio. Un'idea per cui, lo stesso Manoccio, è stato nominato membro onorario del Giubileo dell'Educazione dal Portavoce Nazioni Unite Academic Impact e Responsabile Unico Giubileo dell'educazione, Domenico Di Conza. Un progetto, questo, che sarà presentato anche a Papa Francesco nel corso dei prossimi mesi.

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"L'edizione 2016 del Festival delle Migrazioni- commenta Giovanni Manoccio- è un successo senza precedenti, la testimonianza che il modello Acquaformosa, già riconosciuto a livello europeo, è il modello vincente. Il fatto di essere giunti alla ribalta nazionale attraverso un'attenzione mediatica senza precedenti è un ulteriore motivo d'orogoglio, è la testimonianza che il Festival rappresenta ormai uno degli appuntamenti clou dell'estate italiana. Per quanto riguarda Salvini e i suoi- continua Manoccio- hanno provato a travisare un momento di ironia, con affermazioni gravissime che non meritano di essere commentati. Posso però rinnovare l'invito al leader della Lega e ai suoi sostenitori di venire ad Acquaformosa per conoscere questa realtà, se invece preferiranno continuare a scrivere sui social media sarà un problema loro. Da loro arriva l'odio, non da noi. L'auspicio- conclude Manoccio- è di continuare a crescere e sarebbe bello che Eugenio Bennato accettasse la direzione artistica del prossimo festival."