I sindaci dell’alto tirreno cosentino chiedono l’anticipo e l’estensione della stagione venatoria per la caccia del cinghiale

I sindaci di Aieta, Tortora, Santa Domenica Talao, Orsomarso, Verbicaro, Grisolia, Maierà e Buonvicino i cui territori ricadono parzialmente nel Parco nazionale del Pollino, vogliono intervenire in merito all'esponenziale aumento della popolazione dei cinghiali nel nostro territorio.

"Atteso che oramai da anni la popolazione dei cinghiali all'interno del Parco Nazionale del Pollino è aumentata notevolmente e che oramai le mandrie di cinghiali stanno sempre più migrando verso le terre basse, dove si trova la gran parte della coltivazione agricola dell'Alto Tirreno cosentino, anche i danni che subiamo sono in aumento.
Infatti, vista la crescita esponenziale dei danni causati dall'alto e sproporzionato numero di cinghiali che vivono nel Parco del Pollino e nelle aree adiacenti e considerate le sempre più numerose proteste dei contadini che ormai vedono sistematicamente in pericolo il loro raccolto dalle incursioni di tali mandrie di cinghiali; considerato altresì l'avvicinarsi della stagione della vendemmia, alfine di non veder disperso un anno di lavoro i sindaci esprimono la loro preoccupazione e rimarcano la necessità di affrontare con misure forti la problematica.
Nel voler rappresentare anche il sempre maggior rischio di incidenti stradali notturni provocati dagli ungulati che oramai stanziano in prossimità dei centri abitati dei comuni.
Con spirito di collaborazione, i sindaci avanzano le loro proposte al Presidente della Regione Calabria ed al Presidente del Parco del Pollino in modo che ognuno, per la propria competenza, metta in atto ciò che è possibile per contenere tale flagello.
In particolare al Presidente della Regione Calabria chiedono l'anticipo e l'estensione della stagione venatoria per la caccia del cinghiale".

--banner--

"Un anticipo, dal momento che alla data del primo ottobre i cinghiali avrebbero tutto il tempo di continuare a devastare i vigneti e la gli ortaggi delle campagne e, allo stesso tempo, un'estensione della stagione della caccia permetterebbe un maggior abbattimento di capi, con l'obiettivo di contenerne il numero quindi i danni.
Fiduciosi in un positivo accoglimento della presente, che tra l'altro potrebbe interessare anche altri territori della Regione Calabria.
Altresì esprimono il proprio plauso per la proposta, all'ordine del giorno del consiglio direttivo del Parco del Pollino del 25/07/2016, di aumentare il numero dei selettori portandoli ad oltre 550 e fanno voti indirizzati al Presidente del Parco del Pollino poiché si attivi fattivamente per l'attuazione e concretizzazione nel piu' breve tempo possibile per le operazioni di selezione e reclutamento . In modo che tale operazione, l'incremento della quantità delle squadre di selettori autorizzati all'abbattimento della specie all'interno del territorio del Parco del Pollino, permetterebbe anche la tutela degli habitat e dell'ecosistema montano che ormai risulta devastato dalla crescita incontrollata di tale ungulato.
Gli stessi altresì fanno voti per l'accelerazione dell'iter sulla riperimetrazione del Parco Nazionale del Pollino, tra l'altro una proposta simile era già stata votata già alcuni anni fa e che comunque dopo decenni di discussioni ed assemblee, ancora non ha trovato soluzione. Anche tale misura contribuirebbe a togliere una facile disponibilità di cibo, le campagne coltivate delle terre basse, per le mandrie di cinghiali".