Cosenza, il Sap chiede investimenti in tema di sicurezza

Un clima certamente non positivo in termini di sicurezza per le troppe, tante evidenze che stanno colpendo la nostra provincia anche in questi giorni.

Colpi di pistola intimidatori sia a Cosenza che a Rende, aggressioni in pieno giorno all'UNICAL, furti continui alla Stazione FF.SS. di Vaglio Lise, furti in appartamento in aumento con l'evento anche di un sequestro in villa mai avvenuto prima, evidenti segni di consumo di droghe e sfruttamento della prostituzione, ci danno la cifra di quanto mai importante e necessaria sia una vera prevenzione sul territorio con il contributo di tutti gli attori sociali.

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"Con questo non vogliamo dire che il compito delle FF.OO. debba essere delegato ad altri, ma pensiamo sinceramente che se al danno, oramai perpetrato da anni di "debilitazione dell'apparato Sicurezza" non contrapponiamo le "giuste sinergie" anche delle Istituzioni locali a sostegno dei bisogni di Sicurezza dei cittadini, non si riuscirà, soprattutto in questo contesto socio-politico, ad assicurare quella necessaria tranquillità sociale. E' opportuno rimarcare il refrain che purtroppo da molto tempo stiamo ponendo all'attenzione dei cittadini, siamo al lumicino e le politiche della "rimodulazione del sistema pensionistico" e del taglio orizzontale della spesa corrente per la "spending revue" hanno inciso ed incidono oltremodo sull'organizzazione delle FF.PP. ed anche sulla loro efficacia, atteso che oggi siamo costretti ad annoverare tra i propri ranghi "giovanotti" con ben oltre i 50 anni di età a fare servizio su strada magari con mezzi poco idonei o da "fuori servizio". Gli sbarchi di "profughi" di queste ultime ore sono da testimonianza, dove, sebbene sostenuti dal sacrificio di ogni singolo operatore, certamente hanno messo a dura prova l'apparato, che deve, gioco forza, dare sostegno e sollievo alla "disperazione" che sta portando appunto tante anime di altri continenti a sperare in condizioni migliori per la loro vita.

Sappiamo benissimo tutti che tra le tante persone bisognose potrebbero nascondersi soggetti con "mire diverse" che aggiunti ai "prodotti locali" alimentano certamente le condizioni di "insicurezza" del territorio. Dobbiamo per questo invertire il "trend", auspicando nuovi arruolamenti e non "assegni sociali da inserimento", investimenti per la sicurezza che portano sviluppo sociale proprio per evitare quella spirale negativa che da troppi anni esiste. Pretendere la migliore sicurezza possibile è un dovere civico di qualsiasi amministratore pubblico oltre che dei cittadini e per giungere a questo è necessario fare quadrato attorno alle forze sane del paese che, non solo da sondaggi nazionali, vedono ai primi posti dell'appeal sociale gli appartenenti alle FF.PP. Con questo non vogliamo offendere nessuno e né vogliamo sollevare alcuno dalle proprie responsabilità, significando che proprio la nostra O.S. ha sempre puntato il dito critico per primo al proprio interno e tra i quadri Dirigenti della Polizia di Stato, ma, senza paura di smentita, diciamo che una politica poco attenta e poco trasparente, certamente non può che aggravare il danno da tempo consumato. Alla necessaria riorganizzazione delle FF.PP., che anche il nuovo Capo della Polizia ha auspicato, e del quale apprezziamo i suoi primi interventi, soprattutto per la giusta e determinata presa di posizione sul destino della Polizia Forestale, che giammai dovrà diventare "militare", è urgente e quanto mai necessario, oltre a chiamare a raccolta tutte le Istituzioni, verificare chiari segnali d'intesa su queste primarie "necessità sociali"" afferma la segreteria provinciale del Sap.