Sbarco a Corigliano, il sindaco Geraci: "Situazione complicata"

L'Amministrazione Comunale (in pre allerta da 2 giorni) è impegnata direttamente al Porto sin dalle prime ore di stamani (lunedì 30 maggio) per garantire, così come fatto in precedenza, tutta la necessaria assistenza e collaborazione alle diverse e lunghe operazioni di sbarco ed assistenza nell'area portuale. – Prosegue in queste stesse ore e senza sosta l'impegno, concordato con la Prefettura di Cosenza ed in collaborazione con le forze dell'ordine, per individuare, eventualmente requisire ed allestire ad horas un centro comunale d'emergenza per l'accoglienza di almeno la metà dei circa 60 minori non accompagnati, in fase di definitiva identificazione e per i quali non viene reperita allo stato alcuna alternativa soluzione di accoglienza presso strutture terze in tutta la regione. – A darne notizia sono il Sindaco Giuseppe GERACI e l'assessore alle politiche per i migranti Marisa CHIURCO che, insieme a tutti gli uffici comunali competenti, in primis il settore servizi sociali, sono letteralmente dislocati da stamani al Porto per coordinare la complessa gestione dell'accoglienza dei minori il cui onere grava, come è noto, principalmente sull'ente locale nel cui porto ha luogo lo sbarco.

"È una situazione molto complicata e delicata – dichiara il Primo Cittadino – e che sta mettendo a dura prova la macchina comunale. Stiamo rispondendo, tuttavia ed ancora una volta con grande professionalità, puntualità e competenza. È la più pesante delle situazioni affrontate fino ad oggi in tema di migranti. Purtroppo, la questione minori non accompagnati si sta rivelando una vera e propria emergenza nell'emergenza, sia per gli elevati numeri in questo ulteriore sbarco (circa 60) sia per la oggettiva difficoltà di individuare, in tutta la regione, strutture atte ad accogliere, anche – ci è stato riferito – a causa del mancato pagamento dei costi di accoglienza anticipati dalle stesse strutture in occasione degli sbarchi del 2015. Purtroppo – ribadisce il Sindaco – siamo di fronte ad impegni gravosi e di portata straordinaria, superiori alle effettive capacità dei nostri enti locali, che si aggiungono alla somma di emergenze quotidiane da gestire e che bloccano completamente ogni altra attività. Da questo punto di vista, se dovessero ripetersi sbarchi di questa portata con altrettanti minori non accompagnati, da accogliere in loco, si metterebbe a serio rischio la tenuta stessa dell'intera macchina comunale. Restiamo – va avanti GERACI – in stretto contatto con l'Arcivescovo di Rossano-Cariati Giuseppe SATRIANO, attraverso la cui sensibilità e grande disponibilità siamo riusciti a collocare la metà circa dei minori senza genitori".

360 uomini, 40 donne. In tutto 403 i migranti (con casi di scabbia, varicella e morbillo) che sono scesi, questa mattina (lunedì 30 maggio) dalla nave DIGNITY I di MEDICI SENZA FRONTIERE nel Porto di Corigliano. A garantire assistenza, cure, visite ed accoglienza, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Capitaneria di Porto, Protezione Civile (e con essa l'associazione GERA di Corigliano), Caritas, Croce Rossano, Asp, l'associazione MISERICORDIA, la Polizia Municipale di Corigliano con il personale del servizio manutenzione e gli assistenti sociali. Oltre al Sindaco e all'assessore CHIURCO, quest'ultima ininterrottamente al Porto insieme al personale dei servizi sociali, sono stati presenti nelle diverse fasi anche il Prefetto di Cosenza Gianfranco TOMAO e l'Arcivescovo SATRIANO.