Praia a Mare (Cs), Cirillo su terreni Marlane: "Ecco come Marzotto ha fregato il sindaco Praticò e come Praticò fregherà i cittadini"

"Mi sono chiesto più volte e con me tutti gli ambientalisti che si sono occupati della vicenda perché il Sindaco Praticò abbia accettato in toto le richieste fatte da Marzotto riguardo ai terreni e capannoni esistenti all'interno dell'area. Cosa ci ha guadagnato in definitiva e cosa hanno guadagnato i cittadini di Praia ? Riguardo ai cittadini praiesi posso dire che non ci hanno guadagnato assolutamente nulla anzi ci hanno perso e tanto, prima in salute poi in spazi pubblici e infine in risarcimento dal momento che come contropartita il sindaco ha ritirato la parte civile dal processo d'appello contro Marzotto.
Riguardo al sindaco invece penso che lui, in fondo , ci abbia guadagnato e tanto, a causa degli errori da lui commessi verso la proprietà Marzotto che pensava come suo solito di poter dominare e comandare così come fa con i suoi concittadini e opposizioni politiche". Lo scrive Francesco Cirillo del Comitato per le bonifiche dei terreni,fiumi e mari della Calabria.

"Il sindaco si è ben presto reso conto dei suoi azzardi quando ha ricevuto il ricorso al Tar che Marzotto ha presentato contro di lui a seguito delle due conferenze dei servizi fatte nel Comune di Praia il 15 giugno del 2015 e il 30 luglio del 2015.
Sono venuto a conoscenza di questo ricorso al Tar da parte di Marzotto leggendo la transazione. Ho cercato ovunque questo ricorso, finanche all'avvocato di parte civile che il Comune di Praia aveva nominato per opporsi in appello, ma tutti si rifiutavano di darmelo. Poi qualche giorno fa ecco trovare nella mia buca della posta una busta bianca con dentro l'agognato ricorso al Tar. Come prima cosa ringrazio l'anonimo che ha reso un grande servizio alla comunità praiese e del territorio. Leggendo quindi il ricorso fatto da Marzotto molte cose si capiscono e si spiegano. Intanto l'atteggiamento tenuto dal sindaco in queste due conferenze dei servizi, che a mio avviso è stato ENCOMIABILE in quanto per i suoi giochi personali ha assunto la posizione che gli ambientalisti da anni sostengono
Infatti il sindaco Praticò che ha sempre negato di conoscere cosa avvenisse in quella fabbrica pur avendoci lavorato per 35 anni e che ha reso una testimonianza ambigua davanti il giudice Introcaso , ha pensato bene di alzare il tiro con Marzotto. " Io minaccio di fare ferro e fuoco e così costringo Marzotto a miti consigli ". Una vecchia tattica che chi vuole arrivare a un tavolo di trattative mette sempre in atto.
In breve, il sindaco la spara grossa, e non accetta il piano di caratterizzazione approvato con ordinanza n.6243 del 12 ottobre 2007 del Commissario delegato per l'emergenza ambientale nel territorio della regione Calabria, fatto quando il sindaco era Lomonaco, e chiede che tutta l'area della Marlane debba subire un nuovo piano di caratterizzazione in quanto come lui stesso dichiara nella prima conferenza dei servizi : " il piano deve considerarsi nullo e quindi la Soc.Marzotto deve presentare un piano conforme al D.Lgs 152/2006. A titolo esemplificativo il Piano dovrà contenere: a) indagini preliminari di tutta l'area di proprietà della ditta opportunamente esteso alle aree limitrofe, b) indagine dirette e indirette del sottosuolo estesa a tutta l'area interessata; c) programma di campionamento e analisi" . Tutto questo è scritto nel ricorso al TAR. Ma ecco l'errore del sindaco- padrone. Nelle due conferenze di servizio si auto elegge Presidente della conferenza, cosa che non gli competeva, commettendo una grave abuso di potere. E' su questo che Marzotto come primo punto impernia il suo ricorso chiedendo immediatamente non solo l'annullamento delle due conferenza dei servizi ma anche un risarcimento per danni al Comune di Praia a Mare che avrebbe potuto concludersi con una condanna anche verso i patrimoni personali del sindaco stesso, oltre che un intervento della Corte dei Conti. A questo punto la situazione cambia radicalmente ed in brevissimo tempo. Il comune di Praia a Mare pur di evitare il pagamento di un risarcimento che avrebbe potuto essere ingente e riguardare anche responsabilità personali è costretto ad accettare le condizioni dettate da Marzotto, che tutti conosciamo, e a stipulare a tambur battente una vergognosa transazione con Marzotto riguardante sia i terreni che la causa in Corte di Appello : Marzotto ritira il ricorso al Tar mentre il sindaco ritira la parte civile presso la Corte d'appello di Catanzaro scrivendo una delle pagine più ingloriose della storia di Praia a Mare.
Così concludeva l'accordo fatto il 14 settembre 2015:
"Entro giorni 30 dall'accettazione:
I) il Comune di Praia a Mare rinuncerà all''appello proposto avverso la sentenza del Tribunale di Paola e revocherà la costituzione di parte civile.
II) Comune di Praia a Mare provvederà a revocare l'ordinanza urgente n° 34 prot. n° 9135, assunta in data 18/5/2015 e Marzotto rinuncerà ai ricorsi amministrativi proposti.
Con la sottoscrizione della presente, da parte del Sindaco del Comune di Praia a Mare si impegna a portare l'oggetto dell'accordo all'attenzione degli Organi Collegiali del Comune
per l'approvazione da parte degli stessi.

Questo cosa vuol dire che Marzotto alla fine, così come hanno sempre sostenuto gli ambientalisti metterà in atto il vecchio piano di caratterizzazione approvato con la Giunta di Lomonaco nel 2007, ricordiamo che Lomonaco è imputato anch'egli con Marzotto nel processo d'appello a Catanzaro, che consiste nella bonifica di soli tre scavi fatti e che tutto il resto verrà tombato nelle prossime speculazioni edili che si appresteranno a fare in tutta l'area".