Giuseppe d’Ippolito: “A Cosenza si può fare buona politica”

dippolitogiuseppedi Francesca Gabriele - Quando Peppe Scopelliti, l'ex governatore della Calabria, ha immaginato un nuovo movimento politico di Destra, ha pensato alla scesa in campo dei quarantenni, ma anche ai più giovani ed è nata così Azione nazionale. Tra questi giovani si può includere Giuseppe d'Ippolito, candidato al consiglio comunale di Cosenza, laureato in Giurisprudenza, con la passione per la politica, "innamorato – ci ha detto - della sua città.

Il caso Cosenza diventa ogni giorno più complicato. Senza entrare nei dettagli e aspettando gli esiti delle indagini che vedono coinvolti alcuni dirigenti del Comune di Cosenza, vorrei chiederle: un giovane professionista qual è lei perché, nonostante, la politica stia dando uno spettacolo poco decoroso tra attacchi e difese, ha deciso di candidarsi?

Vede, per me la politica è progettualità. Con Fausto Orsomarso, Angelo Brutto e tutta la nostra comunità di militanti, ogni giorno, con impegno e abnegazione, lavoriamo per cercare di tramutare buone idee in progetti, ascoltando i territori e macinando chilometri. Per cui, diffido da chi cambia bandiera come il vento, da chi grida o denigra l'altro perché non ha idee da presentare ai cittadini e credo, invece, nelle persone perbene e positive, che hanno voglia di lavorare per e con la collettività. In quattro anni di amministrazione Mario Occhiuto ho visto tante buone idee diventare azione e Cosenza è cresciuta piano piano sotto gli occhi dei cittadini. Ecco perché mi candido: perché si può fare buona politica nonostante tutto. Gli spettacoli poco decorosi li lasciamo a chi non ha mai prodotto nulla e quindi non ha nulla da dire.

E' tentato di fare un passo indietro?

Tutt'altro! E' proprio ora che non bisogna indietreggiare. Ciò che non ci piace non cambierà mai se non troviamo il coraggio di osare nei momenti difficili, seguendo la linea già tracciata dal Vicesindaco Luciano Vigna e dai consiglieri Lino Di Nardo e Giovanni Quintieri. La mia campagna elettorale si basa su idee e progetti da tradurre in azioni concrete. E per far sì che le idee diventino azioni concrete e portino giovamento alla collettività, non servono passi indietro, ma due in avanti.

Lei ci crede e va avanti: con quali progetti?

Con tutta la passione che ho messo in questo impegno, ho elaborato una serie di proposte, tre nello specifico, che intendo portare a compimento e che rappresentano uno sguardo ottimista verso il futuro dei miei coetanei e della mia città. Ritengo prioritario intervenire sul comparto dell'edilizia residenziale pubblica, incrementando il numero di case disponibili, recuperando immobili anche attraverso l'Autolavoro e favorendo, altresì, l'acquisto rateale della casa, con un'attenzione particolare alle giovani coppie. Altro obiettivo è rilanciare il centro storico della nostra città tramite il crowdfunding, una piattaforma online di raccolta fondi, cosicché i cittadini avranno la percezione diretta e trasparente delle opere che si andranno a realizzare. Altra proposta riguarda i giovani professionisti, oggi quasi totalmente esclusi dalla possibilità di dare il proprio contributo alla Pubblica amministrazione per carenza di esperienza: è paradossale. È fondamentale formare short list di giovani professionisti affinché possano mettere le proprie capacità al servizio della città. Questi e tanti altri sono i progetti ai quali sto lavorando insieme a tutta la mia squadra.

In queste ore, più che mai, immaginiamo un elettorato confuso: qual è il suo appello ai cosentini?

È quello che ho detto a me stesso quando ho deciso di candidarmi: bisogna metterci la testa e il cuore, perché è l'unico modo per non sbagliare mai.