La lealtà di Tonino, la coerenza di Paolini, il sacrificio di Carletto

gentileantonio22aprdi Francesca Gabriele - Alla fine il Nuovo centro destra, quel partito dal quale qualcuno non voleva i voti, siamo ai tempi della candidatura a sindaco di Lucio Presta, ha mostrato il volto della lealtà nei confronti del Pse compatto intorno alla candidatura a primo cittadino dell'avvocato Enzo Paolini.

Il sottosegretario Tonino Gentile non ha ceduto alle pressioni di Matteo Renzi, poi di Marco Minniti e infine di Luca Lotti. Non ha fatto un solo passo indietro. Ne esce con lo scettro della coerenza in mano Enzo Paolini. A lui il centrosinistra tutto, deve la sfiducia all'ex sindaco Mario Occhiuto. Giusta non giusta sarà il tempo a dirlo. Poi lo schiaffo con la negazione delle primarie. Quelle primarie alle quali Paolini, Giovanni Cipparrone e tanti altri credevano. E' andata com'è andata. Di certo vincitore di tutta questa storiaccia non ne esce il Pd cosentino. Ne esce, però moralmente, Carletto Guccione, che se non indossa la veste dell'eroe sicuramente da ieri pomeriggio indossa la veste di uomo di partito che cosciente del momento critico che sta attraversando la politica tutta non ha detto no alle richieste di Lotti e Minniti. Se non avesse alzato il dito Carletto chissà oggi quale pagina di questa campagna elettorale ci troveremo a scrivere. Carletto con tutti i suoi limiti, le sue imperfezioni, ci sta mettendo la faccia. Per amore del Pd ha voltato le spalle a chi l'ha sostenuto nella sua corsa verso palazzo Campanella. Non è stato tradimento, perchèCarletto, fino all'ultimo ha creduto di poter recuperare quegli amici con i quali ha condiviso battaglie e vittorie. Al di là della solita e sempre superflua retorica del segretario regionale, Ernesto Magorno, a Cosenza, da ieri, nessuno ha aperto una fase nuova. A Cosenza da ieri si è cercato di recuperare quel barlume di dignità rimasta. Per il bene della città? Per interessi personali? Per speculazione? Questo lo scopriremo a urne chiuse. Quanto si conteranno vincitori e sconfitti. A uno a uno. Se i conti torneranno, allora sì, che per il Pd, si aprirà una fase nuova. Altrimenti, caro Luca Lotti, altro che partito della Nazione, a Cosenza, si prederà atto del De profundis Dem. Senza altra possibilità di recupero.