Tari, M5S: "Assenti le riduzioni promesse da Crusco per il 2016"

"La notizia più rilevante arrivata in Consiglio venerdì scorso è che le riduzioni Tari promesse da Crusco ai cittadini rendesi non arriveranno neanche nel 2016". Lo si legge nella nota del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende.

"O meglio, per pochi fortunati è previsto un taglio, ma non per tutti. La seconda notizia sconcertante è, invece, che aumenta il costo totale del servizio: si passa dagli 8 milioni e mezzo del 2015 ai 9 milioni del 2016. C'è un aumento di mezzo milione di euro, chi coprirà questa spesa?
Abbiamo cercato di avere risposta dall'esecutivo di centro destra guidato da Manna, ma non ha inteso chiarire quali contribuenti dovranno sborsare per ripagare questo servizio. Siamo però convinti che dopo il salasso 2015 sulle spalle dei cittadini, questa volta toccherà di nuovo ad alcune tipologie di famiglie e ad alcune attività commerciali.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo votato contro per diverse ragioni, prima fra tutte la mancanza di una discussione preliminare in Consiglio su una pratica così importante che non riguarda solo l'aspetto tributario ma anche soprattutto quello gestionale ed organizzativo. Aspetti che sono stati decisi, come al solito, nelle segrete stanze del Comune senza alcuna trasparenza e condivisione.
Siamo convinti anche che le misure tributarie adottate risultino scadenti. Come i provvedimenti presi per il centro storico o quello, molto poco chiaro, per le aree inquinate del territorio.
Altro aspetto controverso riguarda l'emendamento Pezzi che prevede una riduzione del 40% della Tari per quelle aziende che assumono tramite Garanzia Giovani. Un'altra decisione che si rivelerà impopolare, soprattutto tra tutti quegli imprenditori che assumono disoccupati senza passare da questo progetto, ad oggi, completamente fallimentare.
In ultimo, nonostante i rilievi del Movimento 5 Stelle la maggioranza ha votato a favore di un regolamento che presenta al suo interno molte contraddizioni. Fra queste la riduzione del 15% della Tari per chi fa il compostaggio domestico che dovrebbe però essere segnalato "al Comune entro il 31 dicembre dell'anno precedente". Servirebbe la macchina del tempo perché la segnalazione dovrebbe essere avvenuta nel 2015, quando questo regolamento non era stato neanche approvato.
Come Movimento 5 Stelle prendiamo le distanze dai provvedimenti e invitiamo per l'ennesima volta l'esecutivo a confrontarsi prima di elaborare misure inefficaci che non risolvono il problema della corretta raccolta differenziata e la conseguente diminuzione dei costi di gestione.
Il sindaco continua a dire che noi facciamo solo polemica ma non ha mai creato un momento di confronto in Consiglio sui temi importanti della città".